La Svizzera prepara misure di emergenza per l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS: rapporto

Secondo quanto riferito, la Banca nazionale svizzera (BNS) e l'autorità di regolamentazione finanziaria svizzera ritengono che l'acquisizione della banca d'investimento Credit Suisse da parte di UBS, la più grande banca svizzera, sia "l'unica opzione" per evitare un "crollo di fiducia" nel Credit Suisse.

Secondo un rapporto del Financial Times del 18 marzo che cita tre persone che hanno familiarità con la situazione, la Svizzera si sta preparando a utilizzare "misure di emergenza" per accelerare l'acquisizione da parte di UBS di Credit Suisse, nel tentativo di finalizzare l'acquisizione prima che "i mercati si aprano lunedì".

È stato osservato che le misure di emergenza messe in atto consentirebbero all'operazione di procedere senza il voto degli azionisti, aggirando le consuete normative svizzere che richiedono un periodo di consultazione di "sei settimane" per gli azionisti "per consultarsi sull'acquisizione".

È stato affermato che la BNS e l'Autorità svizzera di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) stanno lavorando per "raggiungere un accordo normativo" entro sabato sera, dopo aver riferito alle controparti internazionali che "considerano un accordo" con UBS come "l'unica opzione" per impedire un "crollo di fiducia" nel Credit Suisse.

Questa è una storia in via di sviluppo e ulteriori informazioni verranno aggiunte non appena disponibili.