Avere "moneta" nel suo nome non significa che Bitcoin sia "denaro"

Nonostante il fatto che il mercato delle criptovalute e le sue risorse, come Bitcoin (BTC), stanno diventando sempre più riconosciuti in tutto il mondo, i controlli finanziari internazionali restano prudenti e non smettono mai di mettere in guardia sui potenziali rischi di questa nuova classe di attività.

Nell'ultimo avvertimento, Kristalina Georgieva, il capo del Fondo monetario internazionale (FMI), ha dato la caccia ai prodotti crittografici, avvertendo di non confondere tali prodotti con le valute durante il World Economic Forum (WEF) a Davos, secondo un rapporto by Utile NDTV maggio 24.

Georgieva ha affermato che tutto ciò che non è supportato da una garanzia sovrana potrebbe essere una classe di attività, ma non una valuta. Allo stesso modo, ha detto, Bitcoin non può essere considerato "denaro" solo perché c'è "moneta" nel suo nome.

Certo, ha elogiato i servizi più veloci, i costi molto più bassi e una migliore inclusività dei prodotti crittografici, ma ha anche sottolineato che era necessaria una maggiore regolamentazione per "separare le mele dalle banane".

Le sue opinioni su criptovalute e Bitcoin sono state riprese da François Villeroy de Galhau, il governatore della Banca centrale francese, che ha affermato che: 

“Parlo sempre di criptovalute come asset e non come valute. Per qualsiasi valuta qualcuno deve assumersi la responsabilità, ma non c'è nessuno in caso di cosiddette criptovalute. Inoltre, le valute devono avere molta fiducia e devono essere universalmente accettate. Non possiamo avere la valuta da una parte e la fiducia dall'altra. Hanno bisogno di stare insieme".

Assistenza del FMI attraverso la regolamentazione

Nel frattempo, secondo quanto riferito, il FMI sta cercando di assistere i paesi nell'adozione di criptovalute, come l'identificazione regolamentazione delle criptovalute come questione prioritaria in India e fornendo "assistenza tecnica" a El Salvador ma sta anche affermando che l'utilizzo delle criptovalute è maggiore paesi corrotti con vincoli patrimoniali più stringenti.

Allo stesso tempo, l'economista capo del FMI Gita Gopinath ha fatto in precedenza espresso opposizione al divieto generale delle criptovalute, ma ha convenuto che c'era una grande necessità che il settore fosse più regolamentato, come finbold segnalati.

Fonte: https://finbold.com/imf-chief-have-coin-in-its-name-doesnt-mean-bitcoin-is-money/