FLock.io, una piattaforma guidata dalla comunità che semplifica la creazione di modelli di intelligenza artificiale decentralizzati on-chain, ha annunciato una collaborazione con io.net per fornire elaborazione decentralizzata a FLock. Affrontando i problemi associati all’archiviazione centralizzata dei dati e gettando le basi per un giorno in cui l’intelligenza artificiale verrà utilizzata per migliorare la produttività umana, FLock e io.net stanno lavorando insieme per decentralizzare l’intelligenza artificiale in ogni fase dello stack tecnologico.

Jiahao Sun, fondatore e CEO di FLock.io, ha condiviso:

“Un futuro alimentato dall’intelligenza artificiale è inevitabile, ma abbiamo già sperimentato le ripercussioni dei prodotti di intelligenza artificiale posseduti e gestiti a livello centrale. Questo è il motivo per cui ci impegniamo a facilitare i sistemi di IA gestiti dalla comunità attraverso i nostri modelli di formazione decentralizzati. Nell’ambito di questa missione globale, siamo lieti di decentralizzare completamente le GPU che alimentano la piattaforma con la nostra partnership io.net”.

Ahmad Shadid, CEO di io.net, ha aggiunto:

“Crediamo che combinando le risorse di calcolo decentralizzate di io.net con la piattaforma innovativa di FLock, stiamo stabilendo un nuovo standard per la privacy e l'efficienza nello sviluppo dell'intelligenza artificiale. Questa partnership sottolinea il nostro impegno nel trasformare il panorama dell’intelligenza artificiale rendendo l’informatica potente accessibile e conveniente”.

L’apprendimento federato, che consente ai modelli di apprendere da fonti di dati decentralizzate senza riposizionare i dati stessi, viene utilizzato per addestrare i modelli di intelligenza artificiale attraverso la rete FLock. Ciò rende possibile collaborare senza doversi preoccupare di problemi di raccolta dati centralizzata o possibili abusi. Utilizzando la capacità di elaborazione inattiva tramite io.net, l'hosting decentralizzato rende il calcolo più disponibile a un costo inferiore del 90% rispetto a quello dei tipici provider cloud.