I trader istituzionali spostano l'attenzione dalla blockchain all'intelligenza artificiale: JP Morgan

Più della metà dei trader istituzionali intervistati dal gigante dei servizi finanziari globali JP Morgan ha affermato che l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico saranno la tecnologia più influente nel plasmare il futuro del trading nei prossimi tre anni, citato quattro volte più spesso di blockchain e registro distribuito tecnologia.

Il report e-Trading Edit di JP Morgan è ora nel suo settimo anno, l'ultimo rapporto tratto da un sondaggio di gennaio condotto su 835 trader istituzionali in 60 mercati globali. La valutazione annuale del sentiment dei trader abbraccia diverse classi di attività e ha lo scopo di rivelare "le tendenze imminenti e gli argomenti più dibattuti".

Il tumultuoso mercato ribassista delle criptovalute, unito al recente clamore commerciale e dei consumatori per la tecnologia IA accessibile come ChatGPT, sembra aver cambiato le prospettive dei professionisti del settore finanziario. L'anno scorso, la blockchain e la tecnologia di registro distribuito si sono piazzate al secondo posto con l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico con il 25% degli intervistati che le ha dichiarate fondamentali per il futuro. Le applicazioni di trading mobile sono arrivate prime, con il 29%.

Ora, l'intelligenza artificiale fa impallidire ogni altra grande categoria di tecnologia, il suo tasso di citazione del 53% è di gran lunga superiore all'integrazione delle API (14%) e alla blockchain (12%). La migliore tecnologia del 2022, le app mobili, è scesa al 7%, insieme al calcolo quantistico e all'elaborazione del linguaggio naturale.

Affrontando specificamente le criptovalute, JP Morgan ha scoperto che il 72% dei trader "non ha intenzione di scambiare criptovalute [o] monete digitali", con il 14% che prevede di fare trading entro cinque anni.

Anche così, gli intervistati sentivano chiaramente che gli altri giocatori erano rialzisti nello spazio.

"Si prevede che le criptovalute e le monete digitali, le materie prime e il credito registreranno i maggiori aumenti dei volumi di scambio elettronico nel corso del prossimo anno", osserva il rapporto, con i partecipanti che prevedono che il 64% della loro attività sarà nello spazio crittografico entro il 2024.

Sebbene il sondaggio abbia rilevato che i trader erano unanimi nella loro convinzione che il commercio elettronico continuerà a crescere, si aspettavano anche condizioni meteorologiche avverse. Alla domanda su quali potenziali sviluppi avranno il maggiore impatto sui mercati nel 2023, le risposte principali sono state il rischio di recessione (30%), l'inflazione (26%) e il conflitto geopolitico (19%).

Il rapporto e-Trading Edit è solo l'ultimo di numerosi studi e rapporti che JP Morgan ha pubblicato nell'ultimo mese in relazione a criptovalute e risorse digitali. La scorsa settimana, l'azienda ha previsto "sfide significative” per Bitcoin ed Ethereum e ha osservato che Solana, Terra e i token stavano guadagnando terreno nel mondo della finanza decentralizzata (DeFi) e dei token non fungibili (NFT).

JP Morgan ha anche esaminato il prospettive per il principale exchange di criptovalute Coinbase il mese scorso, affermando che l'imminente aggiornamento di Shanghai per Ethereum "potrebbe inaugurare una nuova era di staking" per l'azienda.

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Fonte: https://decrypt.co/120639/institutional-trader-survey-jp-morgan-crypto-artificial-intelligence