JP Morgan collabora con sei banche indiane per accordi in dollari interbancari basati su blockchain

JP Morgan Chase & Co. ha stretto una partnership con sei banche indiane per lanciare una piattaforma basata su blockchain per il regolamento delle transazioni interbancarie in dollari nell'emergente centro finanziario internazionale dell'India. 

Il programma pilota è iniziato il 5 giugno e dovrebbe durare diversi mesi, come dichiarato da Kaustubh Kulkarni, alto funzionario nazionale di JP Morgan.

Transazioni 24 ore su 7, XNUMX giorni su XNUMX

L'ambiziosa Gujarat International Finance Tec-City (GIFT City) dell'India sta emergendo come contendente contro centri finanziari globali come Singapore e Dubai.

Con una mossa strategica, la Reserve Bank of India (RBI) ha consentito alle banche che operano nei centri internazionali di servizi finanziari (IFSC), tra cui GIFT City, di partecipare al mercato nazionale a termine non consegnabile per i derivati ​​forex. 

Tradizionalmente, il regolamento dei contratti forex rupia-dollaro in dollari era limitato agli orari di apertura delle banche statunitensi, il che significava che nessuna transazione sarebbe stata regolata il sabato, la domenica o nei giorni festivi.

Il pilota di JP Morgan cambierebbe questa situazione attraverso l'uso del conto bancario Onyx JPM Coin, una variante di ethereum con accesso autorizzato è stata sviluppata appositamente per gestire le transazioni di pagamento all'ingrosso, consentendo ai suoi clienti di effettuare transazioni 24 ore su 7, XNUMX giorni su XNUMX. 

Nell'ambito di una sperimentazione condotta in un ambiente sandbox, JP Morgan ha collaborato con cinque banche indiane a GIFT City (HDFC Bank, ICICI Bank, Axis Bank, Yes Bank e IndusInd Bank) per esplorare il potenziale delle transazioni senza soluzione di continuità.

Un nuovo hub finanziario globale

Questa notizia arriva dopo la notifica del Central Board of Direct Taxes (CBDT) alla fine di maggio, in cui si afferma che 21 paesi sono stati esentati dalle disposizioni della angel tax.

I paesi nell'elenco includono Australia, Austria, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Israele, Italia, Giappone, Corea, Nuova Zelanda, Norvegia, Russia, Spagna, Svezia, Regno Unito, e gli Stati Uniti. 

In particolare, paesi come Singapore, Irlanda, Paesi Bassi e Mauritius, che sono le principali fonti di afflussi di investimenti in India, non sono menzionati nell'elenco. 

Secondo Rakesh Nangia, presidente di Nangia Andersen India, l'inclusione esplicita da parte del governo di questo elenco di paesi mira a migliorare l'afflusso di investimenti esteri (IDE) in India da nazioni con solidi quadri normativi.

La mossa è vista come uno sforzo per attrarre più investitori stranieri e potrebbe ulteriormente posizionare l'India come un importante centro finanziario globale.

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Fonte: https://crypto.news/jp-morgan-partners-with-six-indian-banks-for-blockchain-based-interbank-dollar-settlements/