La maggior parte dei protocolli DeFi non sono realmente decentralizzati, afferma il vicepresidente del Parlamento europeo

La maggior parte dei protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) non sono veramente decentralizzati, il che significa che abbiamo bisogno di normative adeguate per comprendere il funzionamento interno di questa tecnologia emergente, secondo la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili. 

In un'intervista esclusiva a Cointelegraph al Riunione annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, a Kaili è stato chiesto di delineare la sua definizione di DeFi. Per definizione, la DeFi è "completamente decentralizzata", ha affermato, il che significa che "nessuno può controllare o […] manipolare una blockchain".

Raggiungere il decentramento non è un'impresa facile. “La maggior parte di loro […] dice di sì, ma non lo sono, ha detto Kaili, riferendosi ai protocolli DeFi esistenti. Ha inoltre spiegato la necessità di definire gli attori dell'ecosistema come parte di un quadro normativo più ampio:

“Dobbiamo avere delle garanzie per capire chi è uno sviluppatore, chi lo controlla, quali sono le chiavi, se qualcuno può cambiare il codice o meno, dov'è la giurisdizione. Dobbiamo assicurarci di capire come funziona. Non è un esercizio facile. Questo è ciò che è l'interruzione. Sono le sfide fuori dagli schemi che dobbiamo vedere quali sono i vantaggi e assicurarci di aggirarli con una regolamentazione intelligente".

Kaili, che è membro del Parlamento Europeo dal 2014, è stato un accanito sostenitore di Bitcoin (BTC) e la tecnologia blockchain da tempo. In un precedente intervista a Cointelegraph Magazine, il cittadino greco ha affermato che la tecnologia blockchain ci offre gli strumenti per rafforzare e migliorare i sistemi esistenti attraverso la fiducia e la stabilità.

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Preoccuparsi di Le strutture di governance della DeFi non sono una novità, con molti ardenti sostenitori di Bitcoin che sostengono che al settore manca una vera alternativa monetaria a BTC. Come l'ex CEO di Blockstream Samson Mow spiegato, la maggior parte dei progetti DeFi sono governati da organizzazioni che possono modificare il proprio protocollo a piacimento.

Sebbene Kaili abbia sollevato dubbi sul fatto che i protocolli DeFi possano essere veramente considerati decentralizzati, le autorità di regolamentazione europee sembrano aver ampliato la loro comprensione del settore. Un rapporto di aprile del La Commissione Europea ha definito la DeFi come una "forma emergente di intermediazione finanziaria autonoma" che è al di fuori del tradizionale settore finanziario. La relazione ha anche riconosciuto la necessità di ripensare l'approccio normativo dell'Europa in materia.