Brian Armstrong critica JPMorgan per il divieto delle criptovalute nel Regno Unito – Cryptopolitan

In un mondo che si adatta sempre più alle soluzioni finanziarie digitali, non tutti sembrano essere d’accordo con la rivoluzione delle criptovalute. Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha puntato i riflettori su JPMorgan Chase, rimproverando il colosso finanziario per la sua recente mossa di bloccare tutte le transazioni legate alle criptovalute per la sua filiale bancaria digitale con sede nel Regno Unito, Chase UK.

Le preoccupazioni di Armstrong per le frodi crittografiche innescano la decisione di JPMorgan

L'entità britannica di JPMorgan Chase, istituita come entità indipendente dal 2021, ha svelato la sua sorprendente decisione all'inizio di questa settimana. Hanno informato i clienti della cessazione degli acquisti di criptovaluta, tramite carte di debito o bonifici bancari.

Perché? La banca sostiene che con la crescente crescita delle criptovalute, c'è un parallelo aumento delle attività fraudolente, che consentono ai truffatori di frodare individui ignari per importi considerevoli.

Non solo un sentimento isolato, altri colossi bancari in Gran Bretagna come NatWest e HSBC hanno fatto eco a posizioni simili, restringendo il ponte verso il mondo delle criptovalute citando preoccupazioni di frode.

Armstrong, tuttavia, non credeva a questo ragionamento. Intervenendo al programma “Squawk Box” della CNBC, Armstrong ha espresso il suo disaccordo, suggerendo che tali decisioni minano l'integrità del settore.

Ha candidamente osservato: “Periodicamente, una banca globale decide di mettere da parte questa fiorente industria. Ma è questa la loro chiamata? Le nostre norme sociali non funzionano in questo modo. Tali decisioni cruciali dovrebbero rientrare nell’ambito di competenza del governo”.

Lo scenario delle criptovalute nel Regno Unito

La posizione controversa di Chase UK è sostenuta da statistiche preoccupanti. Action Fraud, l'agenzia di rilevamento delle frodi del Regno Unito, dipinge un quadro cupo: i consumatori britannici alle prese con le frodi legate alle criptovalute hanno registrato uno sconcertante aumento del 40% delle perdite rispetto all'anno precedente, con cifre che hanno superato la soglia dei 300 milioni di sterline.

Tuttavia, le criptovalute, da Bitcoin a XRP, rimangono ai margini della valuta legale. Nonostante siano nati come alternativa ai mezzi finanziari tradizionali, la loro adozione da parte di giganti come PayPal, Visa e Mastercard ne ha messo in luce il potenziale.

Ma il mantello di anonimato fornito da queste valute digitali è stato spesso collegato ad attività nefaste come il riciclaggio di denaro o il gioco d’azzardo illegale.

Ciò, naturalmente, mette le banche in una posizione difficile, rendendo un compito arduo rintracciare i pagamenti sospetti rispetto alle transazioni digitali tradizionali.

Una spinta per transazioni di criptovaluta legittime

Mentre i detrattori evidenziano il lato oscuro delle criptovalute, i suoi sostenitori credono nella sua potenziale trasformazione. Molti credono che il settore sia cresciuto in modo significativo, soprattutto in seguito al crollo di entità come FTX. La chiamata alle armi è chiara: lasciare che le criptovalute trovino il loro legittimo spazio nelle transazioni quotidiane.

La Gran Bretagna non resta a guardare. Sono in corso sforzi per delineare quadri normativi che governino il commercio al dettaglio di criptovalute. Il disegno di legge sui servizi finanziari e sui mercati costituisce un testamento, con l’obiettivo di introdurre la criptovaluta nell’ambito normativo.

Secondo una conversazione con Arjun Kharpal della CNBC, il segretario economico al Tesoro, Andrew Griffith, ha accennato alla possibilità di una legge cripto-centrica entro aprile 2024.

A livello internazionale, mentre luoghi come Dubai e Singapore stanno cercando di presentarsi come paradisi delle criptovalute, gli Stati Uniti sembrano aver adottato una posizione più rigorosa, con i regolatori che tengono d’occhio più da vicino le società di criptovaluta.

Per Armstrong, il quadro più ampio è chiaro. Pur riconoscendo le aspirazioni del Regno Unito di trasformarsi in un "hub Web3 e cripto", guidate da figure come il primo ministro britannico Rishi Sunak e il ministro della città di Londra, Andrew Griffith, la mossa di Chase UK sembra controproducente.

"È una delusione", ha osservato Armstrong, esprimendo la speranza che la decisione di Chase UK fosse forse una svista temporanea che presto verrà corretta. Solo il tempo svelerà come queste tessere del domino cadranno nel panorama in continua evoluzione delle criptovalute.

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Fonte: https://www.cryptopolitan.com/brian-armstrong-jpmorgan-for-uk-crypto-ban/