Il tribunale cinese giudica le criptovalute come proprietà nonostante il divieto di negoziazione

Sentendosi in un caso di prestito in sospeso, un tribunale di Pechino ha ritenuto che la criptovaluta sia protetta dalle leggi cinesi sulla proprietà. 

"LTC non è valuta"

La Corte Intermedia del Popolo Numero Uno di Pechino ha recentemente scoperto che Litecoin (LTC) è una risorsa virtuale che può essere considerata di proprietà di un individuo, simile ai dati. La corte ha affermato che si tratta di un bene virtuale che non soddisfa gli standard di valuta e quindi rientra nell'ambito della proprietà personale. 

Il documento del tribunale dice 

"Secondo i regolamenti e i casi amministrativi pertinenti, il nostro paese nega solo gli attributi monetari della valuta virtuale e ne vieta la circolazione come denaro, ma la stessa valuta virtuale è una proprietà virtuale protetta dalla legge".

La sentenza si distingue in contrasto con le normative crittografiche estremamente rigide del paese. Nel 2021, la Cina vietato tutte le attività di mining di Bitcoin e tutte le attività di trading di criptovalute, portando la fiorente industria crittografica del paese a una brusca battuta d'arresto. Ha provocato un esodo di massa di minatori di criptovalute che hanno cercato rifugio in paesi come gli Stati Uniti (in particolare il Texas) e il Kazakistan, dove potevano continuare a estrarre Bitcoin. 

Controversia sui prestiti LTC

La questione è sorta quando due parti si sono presentate in tribunale per una controversia di prestito che coinvolgeva la criptovaluta Litecoin (LTC). Una di queste persone, Zhai Wenjie, aveva prestato all'altra, Ding Hao, 50,000 LTC nel 2015. Ding aveva promesso di rimborsare la somma in un periodo specifico ma non l'aveva fatto. Quest'ultimo ha affermato che il divieto di criptovaluta imposto dal governo gli ha reso impossibile partecipare a qualsiasi forma di transazione criptata. Tuttavia, la corte non ha accettato quella linea di argomentazione e ha scelto di pronunciarsi a favore di Wenjie. 

La corte afferma che le criptovalute possono essere scambiate nonostante il divieto

La sentenza del tribunale di Pechino comporta una manipolazione del quadro normativo per fare spazio alla semantica giuridica. La corte ha trovato una scappatoia attorno al divieto cinese delle criptovalute, stabilendo che il token LTC contestato non si qualifica come una "valuta", invece dovrebbe essere trattato più come una proprietà, simile alla proprietà dei dati. In base a questo avvertimento, LTC e altre criptovalute rientrano nelle leggi sulla proprietà cinese, che considerano tali beni legali da possedere e scambiare. Delle 50,000 LTC, Ding deve ancora a Zhai circa 33,000 LTC. Dal momento che viene interpretato come una proprietà, Ding dovrà restituire a Zhai il valore attuale del suo prestito in sospeso, che è di circa 1.84 milioni di dollari. 

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Fonte: https://cryptodaily.co.uk/2022/09/china-court-rules-crypto-as-property-despite-trading-ban