La Cina potrebbe revocare il divieto sulle criptovalute entro 3 mesi, prevedono gli esperti

La Cina, nota per la sua posizione dura nei confronti delle criptovalute, sembra riconsiderare presto il suo divieto su Bitcoin. Questa notizia coincide con il fatto che Hong Kong, una regione amministrativa speciale cinese, sta compiendo grandi passi verso l'accettazione del Bitcoin, inclusa l'approvazione degli Exchange Traded Funds (ETF) del Bitcoin.

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Come è iniziato il divieto delle criptovalute in Cina

Nel settembre 2017, la Cina ha dato il via alla sua repressione delle criptovalute imponendo regole rigide sulle offerte iniziali di monete (ICO), chiudendo di fatto gli scambi di criptovaluta. L’obiettivo era ridurre i rischi finanziari e reprimere le attività illegali legate alle valute digitali. Il divieto si è esteso al mining, al trading e alle ICO, e anche le preoccupazioni ambientali relative al mining di Bitcoin hanno avuto un ruolo.

La repressione si è intensificata nel 2021, concentrandosi in particolare sul mining di criptovalute, portando alla chiusura di grandi operazioni di mining in tutto il paese. Questa repressione ha spinto molte imprese minerarie a trasferirsi in paesi con normative più favorevoli. Di conseguenza, l’hash rate di Bitcoin ha registrato un calo significativo, rimodellando il panorama minerario globale.

Comprendere l’impatto sul mercato

Il divieto cinese delle criptovalute ha avuto un effetto a catena sul settore, determinando una diminuzione dell'hash rate di Bitcoin poiché i minatori hanno cercato rifugio in giurisdizioni con normative meno rigide. Questa migrazione ha anche causato fluttuazioni temporanee del mercato, influenzando il prezzo di Bitcoin.

Gli effetti del divieto sono andati oltre i confini della Cina, spingendo gli scambi di criptovalute cinesi e le attività correlate a trasferirsi in giurisdizioni più amichevoli. Questo cambiamento ha cambiato la posizione della Cina nel mercato globale delle criptovalute.

L'evoluzione delle criptovalute di Hong Kong

La recente approvazione degli ETF spot su Bitcoin ed Ether a Hong Kong segna un potenziale punto di svolta nella politica cinese sulle criptovalute. Questi ETF, approvati dalla Securities and Futures Commission di Hong Kong, inizieranno le negoziazioni il 30 aprile 2024, rendendo Hong Kong il primo hub finanziario asiatico ad abbracciare le criptovalute come strumenti di investimento tradizionali.

L’approvazione degli ETF Bitcoin a Hong Kong ha diverse implicazioni per la Cina. Sebbene Hong Kong abbia autonomia in materia finanziaria, il suo tentativo di diventare un centro di risorse digitali potrebbe spingere la Cina continentale a riconsiderare il suo divieto di criptovaluta.

Riconsiderare la posizione della Cina

Con la crescente popolarità degli ETF Bitcoin di Hong Kong, la Cina potrebbe vedere un'opportunità per impegnarsi nuovamente nel mercato delle criptovalute. Il successo di questi ETF potrebbe dimostrare il potenziale di investimenti in criptovalute regolamentati e conformi, affrontando le preoccupazioni della Cina sulla stabilità finanziaria e sulle attività illegali.

Inoltre, il successo degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti, che hanno attirato afflussi netti significativi, potrebbe influenzare la decisione della Cina di revocare il divieto di Bitcoin.

Fonte: https://coinpedia.org/news/china-might-unban-crypto-in-upcoming-3-months-experts-predict/