Analisi crittografica: BAT, BSC, MANA, XRP e VET

Il fallimento dell'exchange centralizzato FTX porterà con sé la polvere di una gestione malsana che ha causato uno shock tra i neofiti delle criptovalute nei prossimi mesi.

Meno traumatizzante l'impatto tra gli investitori storici e gli appassionati che, avendo vissuto periodi più complicati, sembrano assorbire con più equilibrio i recenti ribassi.

L'accelerazione rialzista di poche ore prima della chiusura di novembre ha completato un'inversione iniziata la scorsa settimana, limitando i danni che fino a pochi giorni fa relegavano la performance mensile tra le peggiori di sempre con ribassi superiori al 25% da inizio mese.

Sebbene il balzo non azzeri il saldo negativo su base mensile, le perdite di Bitcoin (-16%) ed Ethereum (-17%) limitano i danni ponendo le basi per una ripresa più robusta nelle prossime settimane.

La ripresa è necessaria per riportare in positivo l'andamento dell'ultimo trimestre dell'anno. 

Se non succede per Bitcoin sarebbe il 4° trimestre consecutivo in rosso. Una condizione mai verificata finora nella storia della regina delle criptovalute.

Le prime ore di dicembre indicano la volontà dei prezzi di consolidare il rialzo degli ultimi giorni di novembre sopra la resistenza di medio periodo in una giornata in rosso.

Le blue chip si dividono tra i segnali al rialzo con i primi due Polkadot (DOT) e Uniswap (UNI) entrambi in rialzo vicino al 4% su base giornaliera, seguiti da Avalanche (AVAX), Polygon (MATIC), Chainlink (LINK) e Monero ( XMR) in aumento dell'1% rispetto ai livelli di ieri.

Dalla parte opposta Dogecoin (DOGE) perde oltre il 3%, strappando di pochi decimali la maglia nera a XRP in calo del 2.5% seguita a distanza da Solana (SOL) a -1%.

Bitcoin (BTC)

Dopo 20 giorni il prezzo di BTC recupera 17mila dollari mostrando buone intenzioni a confermare l'inversione timidamente iniziata il 21 novembre dopo aver toccato il minimo minimo da due anni in area 15,600 dollari.

La seconda spinta rialzista che si è sviluppata tra il 28 e il 30 novembre è stata accompagnata da scambi alti, indicando la chiusura delle posizioni al ribasso.

Il massimo volume di scambi è stato infatti registrato in diverse fasi della giornata di mercoledì 30 novembre accompagnando il prezzo a 17,100 dollari per la prima volta dall'11 novembre, giorno di apertura del fallimento procedimento (capitolo 11) per FTX.

Se la chiusura settimanale di domenica sera supera i $ 16,500, aumentano le possibilità di vedere di nuovo $ 18k nelle prossime settimane.

Ethereum (ETH)

Utilizzando la stessa analisi, il prezzo di ETH mostra una maggiore intensità rialzista realizzando un recupero di oltre il 20% dai minimi toccati il ​​22 novembre.

Ethereumla struttura tecnica di continua a indicare armonia nei movimenti, e anche la recente fase ciclica ha rispettato quasi alla perfezione le precedenti indicazioni.

Continuando a seguire lo sviluppo del trend rialzista, la prossima spinta rialzista dovrebbe mantenere l'intensità dei cicli precedenti e accompagnare i prezzi in area 1,330 dollari nei prossimi giorni.

Non è da escludere la possibilità di un ritracciamento del prezzo dopo il mancato superamento della soglia psicologica dei 1,300 dollari poche ore prima della chiusura mensile di novembre.

A differenza di Bitcoin, dai livelli attuali anche per ETH c'è spazio per manovrare verso il basso.

Solo uno slittamento sotto i 1,230$ metterebbe a repentaglio la configurazione rialzista costruita nelle ultime due settimane.


Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/12/02/crypto-analysis-bat-bsc-mana-xrp-vet/