Le aziende crittografiche si oppongono alle rigide normative proposte dai responsabili politici dell'UE


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Yuri Molchan

Oltre 40 società di criptovalute si sono rivolte all'UE per non implementare normative draconiane sulle criptovalute che tentano di piegare le piattaforme decentralizzate che offrono servizi finanziari

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Reuters ha riferito che il 13 aprile più di 40 società di criptovalute hanno inviato una lettera a 27 ministri delle finanze nel Unione Europea chiedere che i regolamenti non eccedano quelli già applicati dal GAFI; questi servono a prevenire il riciclaggio di denaro.

La lettera è stata organizzata dal capo di CoinShares, Jean-Marie Mognetti, e dal CSO di DeFi Technologies, Diana Biggs.
Mognetti ha detto a Reuters che le regole dell'UE per la regolamentazione delle risorse digitali sono più difficili che in altri paesi e questo impedisce alle aziende di criptovalute di espandersi in Europa.

L'UE si affretta a mettere alla prova l'industria delle criptovalute

L'Unione Europea, seguendo l'esempio di altre giurisdizioni in tutto il mondo, intende elaborare norme severe per lo spazio delle criptovalute, che di recente è cresciuto e si sta espandendo a ritmi elevati.

Al momento, l'UE ha lasciato il Regno Unito e gli Stati Uniti indietro nello sviluppo di normative per l'industria delle criptovalute con un fatturato di 2.1 trilioni di dollari.

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A marzo, Unione Europea hanno votato i legislatori per nuove regole che consentirebbero di tracciare le transazioni che trasportano Bitcoin e altre valute digitali. Queste regole, se implementate, costringerebbero gli scambi crittografici e altre società in questo spazio a raccogliere e conservare informazioni sui partecipanti alle transazioni crittografiche, nonché i loro dati personali.

L'industria delle criptovalute si alza contro l'inasprimento delle normative

Dopo il voto di aprile, 46 leader crittografici e aziende dell'UE hanno firmato una lettera in cui si afferma che i regolamenti proposti imporranno rischi a ciascun proprietario di criptovalute poiché tutti i dettagli delle transazioni e gli indirizzi dei portafogli sarebbero stati divulgati e aperti al pubblico. La lettera affermava che, in questo caso, la privacy e la sicurezza dei proprietari di criptovalute sarebbero state compromesse.

Anche la suddetta lettera dallo spazio crittografico chiede di liberarsi Piattaforme DeFi dalla registrazione come persone giuridiche nell'ambito del quadro normativo MiCA, la cui bozza il mese scorso il parlamento dell'UE ha approvato il via libera.

I leader e le aziende di criptovalute hanno anche chiesto nel documento che alcune stablecoin non debbano essere incluse nel MiCA.

Fonte: https://u.today/crypto-businesses-stand-up-to-harsh-regulations-proposed-by-eu-policymakers