Le autorità iraniane hanno restituito 150 apparecchiature di crypto mining sequestrate

L'Iran sta rilasciando fino a 150,000 apparecchiature per il mining di criptovalute precedentemente sequestrate dalle autorità a seguito di un ordine del tribunale. Dal 2021, l'Organizzazione per la raccolta e la vendita di proprietà statali (OCSSOP) lo ha sequestrato dalle miniere a causa delle preoccupazioni per l'esaurimento dell'elettricità.

OCSSOP per restituire tutte le attrezzature minerarie confiscate 

L'OCSSOP ha recentemente rivelato di aver restituito una quantità considerevole delle attrezzature minerarie confiscate a seguito di un ordine diretto dei tribunali, secondo un tweet di DeFi UnCut.

Abdolmajid Eshtehadi, capo dell'OCSSOP, ha rivelato che l'agenzia è attualmente in possesso di 150,000 pezzi di equipaggiamento confiscati dal 2021:

"Attualmente l'OCSSOP detiene circa 150,000 attrezzature per il mining di criptovalute, gran parte delle quali verrà rilasciata a seguito di sentenze giudiziarie. Le macchine sono già state restituite.

Abdolmajid Eshtehadi, capo dell'OCSSOP

Mentre l'agenzia rilascia le attrezzature minerarie, Eshtehadi ha evidenziato le crescenti preoccupazioni energetiche causate dall'impatto delle attività di mining di criptovalute all'interno del paese. Secondo lui, l'Iran Power Generation, Transmission and Distribution Company (TAVANIR) dovrebbe escogitare misure per affrontare i problemi, se il paese intende evitare ulteriori danni alla rete nazionale con la ripresa delle attività minerarie.

Il dilemma del mining di criptovalute in Iran 

Nonostante abbia consentito alle fattorie di mining di criptovalute che hanno ottenuto le necessarie licenze, l'Iran ha dovuto adottare misure drastiche per combattere gli ingenti danni che le attività di mining stanno provocando sulla rete nazionale del paese. Nel giugno 2022, autorità spento l'alimentazione a tutte le 118 miniere autorizzate all'interno del paese, poiché il consumo di elettricità ha raggiunto il livello record di 62,500 megawatt (MW).

La confisca delle attrezzature minerarie è stata una delle misure impiegate dalle autorità per affrontare le preoccupazioni poste dalla crescente industria locale del mining di criptovalute. Esso iniziato in forte espansione nel 2018, poiché il paese ha assistito a un'ondata di entità minerarie. Insieme a questa crescita è arrivato un aumento del mining illegale di criptovalute, che il governo combatte da anni. 

Inoltre, l'impennata ha messo a dura prova la rete nazionale del Paese. Di conseguenza, l'Iran ha dovuto vietare il mining di criptovalute nel 2021, ma la restrizione è durata fino a marzo dello scorso anno. Le autorità hanno quindi cercato di regolamentare il settore fornendo licenze per le operazioni e reprimendo l'estrazione illegale. Nel maggio 2021, Iran promulgato una nuova politica che affronta le preoccupazioni dell'estrazione illegale.


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Fonte: https://crypto.news/iranian-authorities-returned-150k-of-seized-crypto-mining-equipment/