Il Kosovo vieta l'estrazione di criptovalute in mezzo alla crisi energetica

Il Kosovo ha vietato l'estrazione di criptovalute al fine di ridurre il consumo di elettricità nel mezzo della peggiore crisi energetica del paese in un decennio.

"Tutte le forze dell'ordine fermeranno la produzione di questa attività in collaborazione con altre istituzioni competenti che identificheranno i luoghi in cui è presente la produzione di criptovaluta", ha affermato il ministro dell'Economia e dell'Energia Artane Rizvanolli in una nota.

Crisi energetica

Il mese scorso, il governo del Kosovo ha dichiarato lo stato di emergenza di 60 giorni, introducendo interruzioni di corrente a fronte di elevati costi di importazione e interruzioni delle centrali elettriche. Il paese di 1.8 milioni di persone importa oltre il 40% dell'energia consumata, e la domanda di elettricità per il riscaldamento è aumentata con l'inizio del freddo invernale. 

Tuttavia, questa settimana i prezzi del gas in Europa sono aumentati del 30% a causa delle preoccupazioni per una diminuzione dell'offerta dalla Russia. Per quanto riguarda la produzione energetica interna, circa il 90% deriva dalla combustione della lignite da carbone dolce, di cui il Kosovo ha la quinta riserva mondiale di 12-14 milioni di tonnellate.

Hub di mining di criptovalute

Negli ultimi anni i giovani in Kosovo si sono riversati sul mining di criptovalute, a causa del costo dell'energia relativamente basso del paese. Un minatore locale con 40 GPU ha detto a Reuters che i 2,400 euro al mese che ha guadagnato dal mining gli sono costati solo 170 euro al mese in elettricità. L'attività mineraria è diventata particolarmente popolare nel Kosovo settentrionale, che è popolato principalmente da serbi che non riconoscono il paese come indipendente e si rifiutano di pagare l'elettricità.

Dopo il vuoto lasciato dal divieto di criptovaluta introdotto in Cina lo scorso anno, il tasso di hash globale si è avvicinato al massimo storico il mese scorso, poiché l'estrazione di Bitcoin si era reinsediata in nuovi paesi. Secondo i dati del Cambridge Centre for Alternative Finance, la maggior parte delle attività minerarie si è trasferita negli Stati Uniti, mentre il divieto è stato anche un vantaggio per nuove strutture in altri paesi che offrono fonti di energia a basso costo, come Islanda, Norvegia e Canada. 

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Fonte: https://beincrypto.com/kosovo-bans-crypto-mining-amid-energy-crisis/