Le principali banche italiane fanno marcia indietro su Crypto Ban

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Alex Dovbnja

UniCredit ha negato di vietare ai propri clienti di fare trading di criptovalute

Il gruppo bancario con sede a Milano UniCredit, che vanta 811.1 miliardi di euro di asset totali, ha negato di vietare ai propri clienti di fare trading di criptovalute, secondo una dichiarazione emesso mercoledì.

Il colosso bancario afferma che c'è stato un "malinteso".

Conferma inoltre di non investire in criptovalute né per conto dei propri clienti né con fondi propri, in conformità con la sua attuale politica.

La criptovaluta italiana Twitter si è indignata contro UniCredit la scorsa settimana dopo aver chiarito di aver vietato ai clienti di trattare con emittenti e scambi di criptovalute in risposta a un cliente che affermava che la banca aveva minacciato di chiudere il suo conto per aver trasferito fondi a piattaforme di criptovalute.

Molti appassionati di criptovalute hanno affermato che la banca non sarebbe rimasta nella polvere opponendosi alle nuove tecnologie, ripetendo il destino di nomi come Nokia, Kodak e Blockbuster. I Twitterati hanno affermato che UniCredit stesse cercando deliberatamente di perdere clienti, minacciando di chiudere i conti.

I clienti scontenti ora presumono che la banca stia cercando di salvare la faccia facendo marcia indietro sul divieto di criptovaluta.

Un'industria non controllata

A giugno, la Consob, il principale regolatore finanziario italiano, ha espresso preoccupazione per la crescita sfrenata del settore delle criptovalute nel Paese. Il presidente Paolo Savona ha affermato che l'Italia potrebbe elaborare un proprio quadro normativo per le criptovalute se non ci fosse uno sforzo concertato all'interno dell'Unione Europea:

Se ci vorrà troppo tempo a livello europeo per trovare una soluzione, (l'Italia) dovrà prendere le proprie misure.

Anche se la criptovaluta è notevolmente maturata negli ultimi anni, molti istituti bancari tradizionali sono ancora riluttanti ad abbracciarla. Lo scorso giugno, la banca britannica TSB ha vietato ai suoi clienti di scambiare criptovalute a causa delle preoccupazioni per le frodi.

Eppure, Banca Generali, la principale banca privata italiana, ha recentemente consentito ai suoi clienti di acquistare e detenere Bitcoin.

Fonte: https://u.today/major-italian-bank-backtracks-on-crypto-ban