NBA coinvolta in una causa da 4.2 miliardi di dollari per il collasso delle criptovalute della Voyager

L'NBA affronta un'azione legale collettiva da 4.2 miliardi di dollari per presunta negligenza nelle partnership di marketing con Voyager Digital, concentrandosi su titoli non registrati e sponsorizzazioni di celebrità nella criptovaluta.

La National Basketball Association (NBA) è attualmente coinvolta in una significativa battaglia legale, con un'azione legale collettiva intentata contro di essa per la sua associazione con l'exchange di criptovalute ormai in bancarotta, Voyager Digital. Questa causa, che richiede danni superiori a 4.2 miliardi di dollari, accusa l'NBA di negligenza nelle sue attività promozionali con Voyager, che coinvolgevano anche legami di marketing con Mark Cuban, l'ex proprietario dei Dallas Mavericks. I querelanti sostengono che l'approvazione dell'NBA ha effettivamente legittimato i titoli non registrati di Voyager, contribuendo a sostanziali perdite finanziarie per gli utenti dell'exchange quando è crollato.

La dichiarazione di fallimento di Voyager Digital nel luglio 2022 ha segnato una significativa flessione nel mercato delle criptovalute, principalmente a causa della sua forte dipendenza dagli investimenti con l'hedge fund fallito Three Arrows Capital. Ciò ha portato alla sospensione dei prelievi dei clienti, causando diffuse difficoltà finanziarie tra i suoi investitori. La causa coinvolge non solo la NBA ma si estende anche al ruolo svolto da Mark Cuban nella promozione di Voyager. Lo stesso Cuban è stato sottoposto a esame legale in una causa separata, in cui sostiene di aver travisato la sicurezza degli investimenti in Voyager, sebbene abbia negato queste affermazioni.

Il contenzioso contro l'NBA e altre entità associate, come lo studio legale McCarter & English di Voyager, riflette le preoccupazioni più ampie riguardanti l'endorsement di celebrità e le partnership tra società crittografiche e organizzazioni tradizionali. Questa sfida legale potrebbe benissimo costituire un precedente per le responsabilità e gli obblighi di marchi e personaggi pubblici che sostengono piattaforme e prodotti di criptovaluta, evidenziando la necessità di due diligence e trasparenza in tali approvazioni​​​​​​.

Lo svolgimento di questa causa è seguito da vicino dalle parti interessate sia nel settore dello sport che in quello delle criptovalute, poiché sottolinea i rischi e le complessità all'intersezione tra la finanza digitale e l'approvazione mainstream. Gli esiti legali potrebbero influenzare le future strategie di marketing, i testimonial delle celebrità e il panorama normativo che circonda le valute digitali e la loro promozione. Serve anche come avvertimento sulla natura volatile del mercato delle criptovalute e sulle potenziali ripercussioni per le entità che si avventurano in esso senza soddisfare pienamente i rischi associati e i requisiti normativi.

Questo caso non solo solleva interrogativi sulle responsabilità legali della promozione degli investimenti in criptovaluta, ma sottolinea anche l’importanza della protezione degli investitori nel settore della finanza digitale in rapida evoluzione. Man mano che la causa procede, farà senza dubbio luce sulle intricate dinamiche tra sport, intrattenimento, valute digitali e legge, rimodellando potenzialmente l'approccio al marketing e alle sponsorizzazioni in questi ambiti interconnessi.

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Fonte: https://blockchain.news/news/nba-entangled-in-42-billion-lawsuit-over-voyager-crypto-collapse