La Corea del Nord ottiene il 50% dei guadagni esteri a causa delle deboli misure di sicurezza nel settore delle criptovalute, afferma l’ONU

Un recente rapporto delle Nazioni Unite evidenzia il ruolo significativo della Corea del Nord negli attacchi informatici, in particolare contro le aziende crittografiche nel contesto dell’applicazione delle sanzioni e delle preoccupazioni sul nucleare.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha pubblicato un nuovo rapporto, che indica il crescente coinvolgimento della Corea del Nord negli attacchi informatici, che ora rappresentano quasi la metà dei suoi guadagni in valuta estera, riferisce Nikkei Asia. Sebbene le indagini siano ancora in corso, il rapporto rileva che la Corea del Nord ha già guadagnato circa 3 miliardi di dollari grazie alla mancanza di misure di sicurezza nelle entità legate alle criptovalute, come protocolli e aziende.

Sebbene il rapporto non sia giuridicamente vincolante, potrebbe indurre il Consiglio di Sicurezza e gli Stati membri a imporre nuove sanzioni a entità o individui ritenuti in violazione, osserva Nikkei Asia. Inoltre, il rapporto sottolinea che circa il 40% dei fondi per lo sviluppo di armi di distruzione di massa sono stati ottenuti attraverso attacchi informatici. Gli obiettivi recenti di queste operazioni includevano aziende legate alla difesa, con un aumento della condivisione di infrastrutture e strumenti tra gli hacker affiliati al Reconnaissance General Bureau, un primario servizio di intelligence straniero della Corea del Nord.

Nonostante l’implementazione di sanzioni economiche volte a frenare i flussi finanziari verso la Corea del Nord e a regolare le importazioni e le esportazioni, è evidente che i criminali informatici affiliati al paese continuano a prendere di mira il mercato delle criptovalute.

Solo nel 2023, secondo i dati della società forense Chainalysis, gli hacker legati alla Corea del Nord hanno rubato quasi 430 milioni di dollari dalla finanza decentralizzata (defi) e hanno anche preso di mira servizi centralizzati, scambi e fornitori di portafogli. L'azienda statunitense ha osservato che i gruppi di hacker Kimsuky e Lazarus Group hanno effettuato 20 attacchi riusciti contro varie piattaforme, guadagnando circa 1 miliardo di dollari in criptovalute nel 2023, una diminuzione del 41.7% in termini di denaro rubato rispetto al 2022.

"Sebbene l'importo totale rubato dalle piattaforme crittografiche nel 2023 sia diminuito significativamente rispetto agli anni precedenti, è chiaro che gli aggressori stanno diventando sempre più sofisticati e diversificati nei loro exploit." Catenaanalisi

L’anno scorso, gli hacker sono riusciti a rubare solo 1.1 miliardi di dollari dai contratti intelligenti, indicando una diminuzione del 63.7% su base annua del valore totale rubato dalla finanza decentralizzata, con gli esperti che attribuiscono questo calo alle misure di sicurezza rafforzate implementate nei protocolli DeFi.

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Fonte: https://crypto.news/north-korea-gets-50-of-foreign-earnings-due-to-weak-security-measures-in-crypto-industry-un-says/