La Corea del Sud non revocherà il divieto sugli ETF crittografici nonostante l'approvazione degli Stati Uniti

  • La Corea del Sud ha ribadito il divieto sugli ETF crittografici nonostante l’approvazione degli Stati Uniti.

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La Corea del Sud non ha intenzione di seguire le orme degli USA e ribadisce il divieto nazionale sugli ETF Bitcoin e su tutte le criptovalute. 

In pratica, le istituzioni finanziarie locali continuano a non essere in grado di acquistare o detenere criptovalute.

La Corea del Sud continua a vietare gli ETF su Bitcoin

A quanto pare, la Corea del Sud non seguirà le orme degli Stati Uniti, per quanto riguarda la loro ultima decisione di approvare ufficialmente gli ETF spot su Bitcoin, avvenuta ieri.

E infatti, il autorità di regolamentazione finanziaria (Financial Services Commission o FSC) del Paese asiatico ha ribadito oggi il divieto e ha annunciato che procederà con le sue regole.

"La Corea del Sud ribadisce il divieto sugli ETF su criptovalute nonostante l'approvazione degli Stati Uniti"

In pratica, in Corea del Sud, agli istituti finanziari locali è vietato possedere e acquistare criptovalute, nonché investire in società che offrono criptovalute. 

Ciò significa anche che è vietato il lancio di fondi negoziati in borsa su Bitcoin e criptovalute.

Il rapporto del quotidiano locale Kyunghyang rivela le dichiarazioni di un funzionario dell'FSC, il quale afferma che quanto appena accaduto negli Usa non avrà alcuna influenza sulle norme attuali. 

Vedi anche: FTX metterà all'asta l'attico da 40 milioni di dollari di Bankman-Fried mentre le attività delle Bahamas vengono liquidate

La Corea del Sud e il divieto di Bitcoin e ETF crittografici: proteggere la stabilità del mercato

Il motivo delle attuali restrizioni in Corea del Sud sembra essere la stabilità dei mercati finanziari e la tutela degli investitori. 

A questo proposito, la legge sui mercati dei capitali del Paese attualmente limita la portata delle attività sottostanti per i titoli dei contratti di investimento, come gli ETF, agli strumenti di investimento finanziario, alle valute ordinarie e alle materie prime, che non include le criptovalute.

Proprio all’inizio di questo gennaio 2024, anche la FSC ha proposto il divieto di utilizzare carte di credito per acquistare crypto. L’obiettivo generale è limitare l’accesso dei trader di criptovalute agli scambi esteri.

In questo caso, la preoccupazione dell’FSC della Corea del Sud è quella di prevenire un deflusso illegale di fondi nazionali, il riciclaggio di denaro o l’incoraggiamento di comportamenti speculativi per i suoi commercianti nazionali. 

Questa proposta sarà soggetta al classico processo di voto previsto nel Paese, prima di diventare legge, ma l'autorità di vigilanza ha deciso di raccogliere il feedback del pubblico prima di procedere, fino al 13 febbraio. 

Approvazione negli USA: la conclusione di una lotta decennale

Dopo molte anticipazioni, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha ufficialmente approvato 11 richieste per l'emissione di ETF spot su Bitcoin.

A partire dal 10 gennaio 2024, negli USA, gli ETF spot su Bitcoin sono considerati strumenti finanziari regolamentati. 

Questa decisione rappresenta uno sviluppo innovativo negli Stati Uniti, che consente agli investitori di ottenere un'esposizione diretta al prezzo del Bitcoin, senza le complessità della proprietà o dell'autocustodia. 

In pratica, gli investitori potranno acquistare azioni ETF con Bitcoin come asset sottostante. 

Questa approvazione conclude una lotta decennale, iniziata con la richiesta dei fratelli Winklevoss Cameron e Tyler nel 2013, di lanciare il Winklevoss Bitcoin Trust, sempre negata dalla SEC per timori di manipolazione del mercato e frode. 

Ciò che ha spinto questo cambiamento normativo è stato il notevole successo di Grayscale in tribunale nell’agosto 2023, che ha annullato il rifiuto della SEC di convertire il Grayscale Bitcoin Trust ($GBTC) in un ETF Bitcoin.

Fonte: https://bitcoinworld.co.in/south-korea-will-not-lift-ban-on-crypto-etfs-despite-us-approval/