Le società fintech sudcoreane non sono soddisfatte dei nuovi piani crittografici del presidente eletto

I piani politici della criptovaluta Yoon Suk del presidente eletto sono stati criticati dalla Korea Society of Fintech and Blockchain (KSFB) e dalla Korea Digital Asset Service Provider Association (KDA) per aver perso obiettivi chiave.

“Estremamente insoddisfatto” dei regolamenti

Yoon entrerà in carica il 10 maggio.

Lunedì, la prossima amministrazione di destra della Corea del Sud ha pubblicato 110 compiti nazionali, comprese le politiche favorevoli alle criptovalute, in contrasto con la posizione equivoca dell'amministrazione uscente Moon Jae-in.

Secondo i gruppi fintech, le nuove normative non prevedono la creazione di un ente governativo dedicato agli asset digitali o strategie concrete per lo sviluppo del mercato bitcoin.

Le associazioni erano “estremamente insoddisfatte” per la mancanza di un quadro normativo negativo, una struttura che delinei ciò che è vietato mentre consente il resto, come aveva già affermato Yoon.

I gruppi hanno affermato che un quadro normativo negativo promuove l'innovazione perché consente alle imprese di perseguire tutte le aree delle loro operazioni ad eccezione di quelle vietate.

Il KSFB e la KDA, d'altra parte, hanno elogiato l'amministrazione per aver incluso le risorse digitali nella sua tabella di marcia e per aver gettato le basi per l'accettazione delle offerte iniziali di monete (ICO), nonché per il piano per creare la legge di base per le risorse digitali.

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Ecosistema Fintech emergente della Corea del Sud

Con i principali leader tecnologici, banche online e offline, istituzioni finanziarie e una serie di imprenditori locali che investono ampiamente nell'area, la Corea del Sud (Corea) offre enormi prospettive per le società fintech britanniche. 

Mentre le regole in questo settore generalmente conservatore hanno storicamente soffocato il progresso, il governo coreano sta ora incoraggiando attivamente l'innovazione deregolamentando e fornendo un clima politico favorevole.

Al momento non esiste un leader apparente nel nuovo business e le aziende sono ansiose di collaborare con aziende britanniche di livello mondiale per ottenere un vantaggio rispetto alla concorrenza.

Nel 2018 c'erano circa 400 startup fintech sul mercato. La Corea ha 148 banche autorizzate, 52 delle quali commerciali, cinque delle quali specializzate e 91 delle quali sono casse di risparmio reciproco.

Nancy J.Allen
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Fonte: https://www.thecoinrepublic.com/2022/05/06/south-korean-fintech-companies-not-happy-with-president-elects-new-crypto-plans/