Le autorità di regolamentazione sudcoreane che studiano le criptovalute: ecco perché

La Financial Service Commission (FSC), il principale watchdog finanziario della Corea del Sud, ritiene che le stablecoin e le criptovalute possano rendere più facile il riciclaggio di denaro.

Di conseguenza, presumibilmente osserverà da vicino ciò che fanno i maggiori investitori in criptovalute della nazione, quelli con partecipazioni per un valore superiore a $ 70,000.

La Corea del Sud ha leggi severe che regolano gli scambi di criptovaluta, che includono requisiti di registrazione del governo e altri processi che sono supervisionati dal Servizio di supervisione finanziaria della Corea del Sud (FSS).

Occhio alle cripto balene

La Financial Intelligence Unit, un componente dell'FSC, controllerà le transazioni delle criptovalute della Corea del Sud, secondo un rapporto locale. Il regolatore ha preso di mira coloro che possedevano più di 100 milioni di won (circa 70,000 dollari) in criptovaluta, sostenendo che le valute digitali sono particolarmente suscettibili alle tecniche di riciclaggio di denaro.

Nel 2017, il governo sudcoreano ha imposto restrizioni all'uso di conti di trading anonimi e ha proibito alle istituzioni finanziarie locali di ospitare operazioni di future su Bitcoin a causa della preoccupazione che un divieto sarebbe stato implementato.

Inoltre, nel 2018, la Financial Services Commission (FSC) ha aumentato le specifiche di segnalazione per le banche con conti di scambio di criptovalute.

"Maggiore è la percentuale di asset virtuali e stablecoin quotati negli operatori di asset virtuali, maggiore è il rischio di riciclaggio di denaro", ha affermato l'FSC.

Le stablecoin saranno il principale oggetto di monitoraggio. Secondo il watchdog, tali beni stanno diventando sempre più comuni nella società in generale e "hanno maggiori probabilità di essere utilizzati come mezzo di criminalità".

Inoltre, la FIU monitorerà gli utenti che depositano quantità sostanziali di risorse digitali, sollevando la possibilità che alcune di queste transazioni possano violare le normative antiriciclaggio.

Anche le forze dell'ordine in Corea del Sud hanno perseguito evasori fiscali quasi un mese fa. Hanno sequestrato quasi 180 milioni di dollari in criptovaluta da persone e aziende locali che avevano evaso le tasse.

Anche Do Kwon, il co-fondatore di Terra, ha dovuto affrontare questi problemi. All'inizio di quest'estate, i pubblici ministeri lo hanno accusato di trasferire i profitti aziendali in nazioni straniere per eludere il pagamento delle tasse nel suo paese natale.

Regolamento in arrivo

Oltre alla prevista struttura fiscale per le criptovalute, la Corea del Sud ha annunciato che continuerà a lavorare per allineare la società agli standard antiriciclaggio del GAFI.

Non è chiaro, tuttavia, come la nuova normativa influirà sulle leggi che regolano i prelievi di contanti, l'accesso di operatori stranieri o anonimi ai portafogli elettronici e i limiti di età (per gli utenti locali).

Fonte: https://ambcrypto.com/south-korean-regulators-studying-crypto-whales-heres-why/