La provincia sudcoreana di Gyeonggi reprime l'evasione fiscale sulle criptovalute e recupera 4.6 milioni di dollari

Una provincia della Corea del Sud ha adottato un sistema avanzato per combattere l'evasione fiscale delle criptovalute, recuperando con successo 4.6 milioni di dollari di tasse non pagate dai delinquenti.

Secondo i rapporti locali del 22 febbraio, il metodo della provincia di Gyeonggi rappresenta un cambiamento considerevole rispetto al tradizionale processo ad alta intensità di lavoro che in precedenza richiedeva fino a sei mesi per identificare e sequestrare i beni crittografici degli evasori fiscali. Con l'implementazione di un nuovo sistema di gestione elettronica, tale durata è stata drasticamente ridotta a soli 15 giorni.

Il sistema funziona inserendo le informazioni dei contribuenti inadempienti e utilizzando i numeri di registrazione residenti per tracciare i loro numeri di cellulare, il che a sua volta aiuta a localizzare le persone registrate negli scambi di criptovaluta.

Il processo ha già scoperto 5,910 evasori fiscali con criptovalute, portando alla raccolta di 4.6 milioni di dollari da oltre 2,300 persone in un anno.

Noh Seung-ho, capo del Dipartimento provinciale di giustizia fiscale, ha sottolineato l'impegno della provincia per un'equa tassazione. "Continueremo a perseguire in modo aggressivo i delinquenti disonesti che affermano di non avere soldi per pagare le tasse mentre commerciano in beni virtuali", ha affermato, sottolineando gli sforzi per proteggere i contribuenti onesti.

La provincia di Gyeonggi sta inoltre intensificando i propri sforzi per combattere l'evasione fiscale rafforzando la collaborazione con gli scambi di criptovalute e contemplando misure amministrative contro coloro che si oppongono alle richieste di dati, utilizzando l'autorità del governo locale.

Lo sfondo di questi sforzi sono le imminenti elezioni generali in Corea del Sud, dove sia i partiti di governo che quelli di opposizione sostengono politiche a favore delle criptovalute. Questa posizione politica è particolarmente rilevante in un paese noto per la sua vivace scena del trading di criptovalute.

Il People Power Party, al governo della Corea del Sud, ad esempio, si è impegnato a esplorare la fattibilità degli ETF spot su Bitcoin e ha proposto di posticipare l'introduzione delle tasse sui profitti delle criptovalute, ritardandola potenzialmente fino al 2027. La mossa segue un precedente ritardo dal 2023 al 2025, indicando un approccio cauto verso la regolamentazione del fiorente mercato delle risorse digitali.

Questi sviluppi riflettono la posizione proattiva della Corea del Sud sull’integrazione della criptovaluta nel suo sistema finanziario, garantendo al tempo stesso il rispetto delle leggi fiscali.

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Fonte: https://crypto.news/south-koreas-gyeonggi-province-cracks-down-on-crypto-tax-evasion-recovers-4-6m/