Il numero di paesi che vietano le criptovalute è raddoppiato in tre anni

Sebbene il 2021 sia stato un buon anno per l'industria delle criptovalute in termini di performance di mercato, il numero di giurisdizioni che vietano le criptovalute è più che raddoppiato dal 2018.

Un rapporto della Library of Congress (LOC) descrive in dettaglio le nove giurisdizioni che hanno ora applicato un divieto assoluto alle criptovalute e le 42 con un divieto implicito. Questo è in aumento da otto e 15 rispettivamente nel 2018 quando il rapporto è stato pubblicato per la prima volta.

Il LOC è la biblioteca di ricerca per il Senato degli Stati Uniti, che funge da biblioteca nazionale per il paese.

Nel contesto del rapporto LOC, per divieto assoluto si intende qualsiasi "transazione con o detenzione di criptovaluta è un atto criminale", mentre un divieto implicito vieta agli scambi di criptovaluta, alle banche e ad altre istituzioni finanziarie di "trattare in criptovalute o offrire servizi a individui/ aziende che si occupano di criptovalute”.

Le nove nuove giurisdizioni con un divieto assoluto includono Egitto, Iraq, Qatar, Oman, Marocco, Algeria, Tunisia, Bangladesh e Cina. Il divieto di criptovalute in Cina ha ricevuto la massima attenzione nel 2021.

Il drammatico aumento delle giurisdizioni che vietano o regolamentano la criptovaluta negli ultimi tre anni non mostra segni di rallentamento poiché diversi governi stanno attualmente rivedendo le loro opzioni. A parte le 51 giurisdizioni con un divieto di crittografia, 103 hanno applicato leggi antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo (AML/CFT), un aumento di tre volte rispetto alle 33 giurisdizioni con tali leggi in vigore nel 2018.

Un cane da guardia finanziario svedese e l'Agenzia svedese per la protezione dell'ambiente hanno chiesto il divieto di estrazione di Proof of Work (PoW) a novembre a causa della richiesta di energia e dei costi ambientali per mantenere le reti in funzione. Ciò è stato accolto con dure critiche da Melanion Capital, con sede a Parigi, che ha definito le affermazioni contro l'attività mineraria "completamente disinformate".

Il vicino UE della Svezia, l'Estonia, dovrebbe attuare le regole AML/CFT a febbraio. Queste nuove regole dovrebbero cambiare la definizione di cosa sia un fornitore di servizi di asset virtuali (VASP) e applicare un divieto implicito alla finanza decentralizzata (DeFi) e Bitcoin (BTC).

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Il governo indiano ha creato uno spavento quando i legislatori hanno preso in considerazione un divieto di crittografia l'anno scorso. Il risultato non è stato un divieto assoluto, ma una spinta a regolamentare le criptovalute come criptovalute, con il Securities and Exchange Board of India (SEBI) che sovrintende alla regolamentazione degli scambi di criptovalute locali. Un divieto assoluto, tuttavia, non è fuori discussione.