Daniel Schönberger, CLO di Web3 Foundation, no profit con sede a Zugo dietro Polkadot (DOT) e Kusama (KSM), è preoccupato per la nuova regolamentazione dell'UE
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Il signor Schönberger spiega perché l'ennesimo tentativo di regolamentare i sistemi digitali Web2 e Web3 in modi simili può rappresentare un'enorme minaccia per il progresso tecnologico dei protocolli di criptovaluta.
La direttiva sulla responsabilità del prodotto è troppo pericolosa per la blockchain, afferma Daniel Schönberger
Nella sua Post di LinkedIn condiviso il 25 ottobre, il sig. Schönberger si è preso il tempo per discutere le prospettive di attuazione della direttiva sulla responsabilità del danno da prodotti difettosi, o PLD. Questo documento è un nuovo elemento del quadro normativo per i prodotti tecnologici nell'UE.
In poche parole, questa direttiva rende gli sviluppatori responsabili per qualsiasi bug trovato nel loro codice. Pertanto, le vittime di hack, attacchi di prestito flash e truffe di phishing potrebbero essere in grado di citare in giudizio i team che hanno contribuito al codice con cui hanno interagito.
I rappresentanti del segmento emergente Web3 non hanno l'opportunità di partecipare alla discussione, ha sottolineato Schönberger. Ancora una volta, i protocolli crittografici potrebbero essere vittime dell'ignoranza delle autorità e dei legislatori.
Oltre a multe multimilionarie, gli sviluppatori potrebbero essere presi di mira da persone litigiose e dai loro avvocati interessati a compensi assurdamente alti:
In secondo luogo, la responsabilità oggettiva sposta sempre il vantaggio procedurale sull'attore che chiede il risarcimento. Questo standard di responsabilità è generalmente riservato a casi anormalmente pericolosi, come la condotta di un veicolo a motore, la manutenzione di un edificio o di altre strutture difettose o il funzionamento di una centrale elettrica.
Ecco chi potrebbe trarre vantaggio da una scarsa regolamentazione
Inoltre, a causa della bozza poco chiara del PLD, tutti i tipi di token di criptovaluta potrebbero essere tassati o regolamentati come "dati" che possono portare a "anni" di contenzioso in caso di "frode di dati".
Di conseguenza, lo sviluppo tecnico in Web3, sperimentale e rischioso per natura, potrebbe essere in pericolo. Ironia della sorte, i pesi massimi della "Big Tech" sarebbero i beneficiari di un altro regolamento "anti-tecnologico".
Il signor Schönberger è certo che i principali protocolli open source come Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Polkadot (DOT) — che funzionano come TCP/IP per Web3 — non dovrebbero essere regolati in questo modo.
Fonte: https://u.today/web3-foundation-chief-legal-officer-slams-european-commission-directive-on-crypto