Orgoglio della disabilità e la prossima ondata di inclusione

Mentre il mese dell'orgoglio della disabilità volge al termine, ci viene ricordato che questa non è una fine, ma uno spazio nel tempo per reimmaginare la disabilità nella sua essenza. La stessa relazione della disabilità all'interno della matrice della società e della cultura è in uno stato di continuo mutamento e continua ad evolversi. Il concetto di Disability Pride offre un ponte affinché la cultura organizzativa non solo abbia una maggiore consapevolezza della disabilità, ma riconosca queste circostanze attuali come un momento di opportunità.

In un momento in cui Diversità, Equità e Inclusione (DEI) stanno diventando una pietra angolare del pensiero aziendale, la leadership ha ancora una volta un'apertura per rivalutare la disabilità come un elemento critico della crescita strategica, abbracciando questa esperienza vissuta come centrale per un maggiore vantaggio competitivo. Tuttavia, prima che si possa veramente adottare questo modo di pensare, la leadership aziendale deve riconoscere che l'attuale modello di DEI non è sufficiente. Manca infatti un ingrediente fondamentale che è stato centrale nell'esperienza della disabilità, il ruolo dell'Accessibilità.

Troppo spesso l'accessibilità viene compressa insieme a nozioni di conformità e cambiamenti tecnologici o architettonici specifici della comunità dei disabili. Il fatto è che questo non potrebbe essere più lontano dalla verità. Il valore intrinseco dell'Accessibilità, sebbene sia importante per l'inclusione globale delle persone con disabilità nella società, ha un impatto molto maggiore di quanto spesso si possa immaginare. In questo momento in cui la cultura del lavoro è a un punto di svolta, i leader aziendali dovrebbero essere inclini all'idea che guardare all'esperienza della disabilità e al ruolo dell'accessibilità può avere un impatto significativo sul flusso organizzativo.

Il concetto di Accessibilità è una finestra sull'espansione dell'idea stessa di disabilità come filosofia aziendale. Piuttosto che vedere la comunità solo come un altro "gruppo minoritario" all'interno della cultura organizzativa, è una linea passante che collega l'organizzazione nella sua interezza. Nessuno sta dicendo di negare il Disability Pride al contrario, il Disability Pride è la chiave per la crescita organizzativa facendo luce sulle sfumature e le complessità di chi siamo come esseri umani e che la Disabilità espone il valore della variabilità umana.

I leader aziendali sono in un momento in cui, riconoscendo l'importanza della variabilità umana, possono in definitiva riconoscere la necessità che l'accessibilità diventi una parte più ampia del lessico aziendale. Le organizzazioni dovrebbero adottare un nuovo acronimo, piuttosto che solo DEI, dovrebbero aggiungere Accessibilità al mix creando DEIA o IDEA (da non confondere con l'Individuals with Disabilities Education Act) che accentui l'Accessibilità come valore aggiunto necessario alla pratica di inclusione.

IDEA o DEIA devono diventare una pietra miliare della pianificazione strategica aziendale nell'economia digitale del 21° secolo. L'accessibilità apre una porta a creatività e opportunità che devono ancora essere scoperte e offre alle aziende una tecnica per impegnarsi in un approccio più umanistico che sconvolge lo status quo. Raggiungendo questo nuovo punto critico di inclusione, la responsabilità di Disability Pride è un'autorità in cui le persone con disabilità possono aiutare i leader aziendali nell'economia digitale a navigare in queste nuove acque e fornire un livello di guida. È questa guida che inizia a riformulare il modo in cui le persone con disabilità possono prendere il loro posto in questo panorama economico in evoluzione. Come ha affermato Shimon Peres, l'ex Primo Ministro di Israele e Premio Nobel, "Per me, sognare è semplicemente essere pragmatico". Guardando al futuro, abbracciare la disabilità dovrebbe essere semplicemente una questione di principio per dare forma a un business di inclusione pienamente realizzato.

Fonte: https://www.forbes.com/sites/jonathankaufman/2022/07/29/mindset-matters-disability-pride-and-the-next-wave-of-inclusion/