I rivoluzionari iraniani emettono un allarme rosso - Trustnodes

Le proteste di massa continuano in Iran in un'atmosfera semi-rivoluzionaria con filmati che arrivano ogni giorno da lì per mostrare la folla in marcia.

I lavoratori dell'acciaio hanno aderito agli scioperi, gli ultimi a farlo in un paese che chiede la fine della teocrazia.

Le battaglie hanno infuriato su e giù per il paese, con i manifestanti che usano principalmente pietre, ma voci più recenti suggeriscono che alcuni di loro fossero armati di AK 47.

Le camicie marroni della teocrazia, chiamate Basiji, sono state filmate sparando alla folla in numerosi casi. Spesso sono stati in inferiorità numerica e invasi. Ciò potrebbe aver permesso ai manifestanti di prendere alcune delle loro armi.

Alle Nazioni Unite è passata con 80 voti favorevoli e 28 contrari una bozza di risoluzione che condanna la teocrazia per motivi di diritti umani.

Quello che otterrà esattamente è la supposizione di chiunque, con il popolo iraniano che deve autodeterminare il proprio governo.

A questo proposito, un allarme rosso ha suonato su e giù per il paese in città e paesi in tutto l'Iran.

I manifestanti temono che i 15,000 arrestati, per lo più giovani uomini e donne, vengano giustiziati come apostati in un paese in cui indossare l'hijab e la pratica dell'Islam è obbligatorio sotto la minaccia di punizioni a livello statale.

Questo duro puritanesimo è diventato ancora più severo in un momento in cui l'economia iraniana sta attraversando una Grande Depressione.

I fondamenti sottostanti quindi erano e rimangono maturi per questo tipo di rivolta poiché le persone non hanno speranza e danno la colpa alla teocrazia per questo.

Quella teocrazia però non ha ceduto nemmeno un centimetro, eppure sembra capire che la situazione è sufficientemente grave e sufficientemente diffusa da non far emergere l'esercito, qualunque dei due, poiché potrebbe portare a una catastrofe.

Ai manifestanti è stato quindi concesso spazio, o almeno così sembra, probabilmente perché l'élite stessa sta pensando se sia il caso di ritirare la teocrazia, almeno alcuni elementi di essa.

Questo è un momento cruciale per l'Iran. Il paese non può continuare senza cambiamenti fondamentali poiché la sua economia è in ginocchio.

Tutto quello che possiamo fare è guardare e vedere cosa decidono gli iraniani per il loro paese, e dare loro una poesia, la nostra. Si chiama l'autunno della speranza:

Per anni così guardato, in copertina nera
La poppa del mullah, di steg congelato (cervo)
in divisa per strada a casa, all'università e al globo,
questi tempi gohooone.

Nella primavera del giorno, questo secolo
la musica corre, come l'ape del miele
attraverso le finestre spalancate, il globo intorno
anch'io sono libero.

Quindi alza il volume, alza ancora un po'
ascoltare nanat e non sentire più
ma atmosfera di spazio e atmosfera di essere
liberteeeeeehhhh.

Nei soli dell'autunno, le pistole così battono, contro il calore più forte della musica
e battaglie combattute, epiche galor
uno spettacolo globobe
l'hijab non vola qui.

Questo cuore è andato, a piacevolezza
dove la normalità, per tutti
senza la copertina, del vecchio
ideologie, che incatenano il nostro amore.

Così parla questa penna, in tutto il cosmo
aiuta i giovani che oggi combattono
e abbelliscili con la pietra gialla
un milione di angeli, per il trono
di libertà.

Fonte: https://www.trustnodes.com/2022/11/17/iran-revolutionaries-issue-red-alert