La Corte Suprema respinge il caso contro la politica "non ammettere, non negare" della SEC sostenuta da Musk, cubano

Martedì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto un ricorso presentato contro la Securities and Exchange Commission da un ex dirigente di Xerox, e sostenuto dal CEO di Tesla Elon Musk, contro la pratica della Securities and Exchange Commission di impedire a coloro che accettano accordi con l'agenzia di proclamare pubblicamente la loro innocenza.

La cosiddetta regola del bavaglio della SEC è stata adottata nel 1972 per impedire a coloro che si stabiliscono con l'agenzia di screditare la sua applicazione delle leggi sui titoli. Dato che la SEC risolve la stragrande maggioranza dei casi che porta, la politica è vista come uno strumento importante per un regolatore che non ha le risorse per processare in tribunale tutte le violazioni che persegue.

I giudici hanno rifiutato di ascoltare un caso promosso dall'ex Xerox Holdings Corp.
XRX,

il direttore finanziario Barry Romeril che ha contestato la costituzionalità dell'ordine di bavaglio imposto dalla SEC nel 2003, quando ha risolto le affermazioni di aver ordinato ai suoi dipendenti di apportare rettifiche contabili ingannevoli che hanno gonfiato i guadagni di Xerox, senza ammettere né smentire le accuse. È stato costretto a pagare più di $ 4 milioni in sanzioni e sboccature.

Gli avvocati di Romeril hanno sostenuto che la politica della SEC di imporre ordini di bavaglio viola i diritti del Primo Emendamento degli americani alla libertà di parola e il suo caso è stato sostenuto da altri critici di alto profilo della SEC, tra cui il CEO di Tesla Elon Musk, l'investitore miliardario Mark Cuban e gli hedge fund Nelson Olbus e Phillip Goldstein.

"Non vi è alcun motivo convincente di ordine pubblico per far rispettare gli ordini di bavaglio della SEC contro gli imputati che si accordano con la SEC", hanno scritto in un amicus brief di aprile depositato presso la corte.

"La SEC richiede piena trasparenza e divulgazione a vantaggio dei partecipanti ai mercati mobiliari", hanno aggiunto. “Non vi è alcuna giustificazione convincente per la SEC di rompere questa responsabilità e individuare informazioni di occultamento e opacità da parte degli imputati che si accordano con la SEC. Al contrario, impedire a questi convenuti in via di definizione di parlare liberamente priva i mercati mobiliari di informazioni potenzialmente rilevanti e quindi può danneggiare gli stessi partecipanti al mercato a beneficio dei quali la SEC persegue la trasparenza e la divulgazione.

Muschio sta anche combattendo in tribunale per porre fine al proprio 2018 accordo con la SEC a seguito del famigerato tweet dell'agosto 2018 dell'esecutivo secondo cui aveva "finanziato" prendere Tesla privata per $ 420 per azione, quindi un premio sostanziale sul prezzo di negoziazione del titolo.

Musk e Tesla si stabilirono con la SEC nello stesso anno, con Musk che si dimise dalla carica di presidente di Tesla e, tra gli altri requisiti, acconsentì a far approvare i suoi tweet dagli avvocati di Tesla.

Fonte: https://www.marketwatch.com/story/supreme-court-dismisses-case-against-secs-no-admit-no-deny-policy-backed-by-musk-cuban-11655829127?siteid=yhoof2&yptr= yahoo