Un paese sudamericano in difficoltà economica ferma le attività della propria criptovaluta!

Il Venezuela ha deciso di porre fine all’uso della propria criptovaluta, il Petro, a più di cinque anni dalla sua nascita.

Il Venezuela mette fine alla controversa criptovaluta Petro

Il presidente Nicolas Maduro ha lanciato il Petro (PTR) nel febbraio 2018 come misura per sostenere la valuta del paese, il Bolivar, nel mezzo di una crisi economica intensificata dalle sanzioni statunitensi.

Sostenuto dalle abbondanti riserve petrolifere del paese, il token ha suscitato polemiche anche prima del suo lancio.

Il congresso del paese, controllato dall’opposizione, ha dichiarato illegali i prestiti contro le riserve petrolifere. Nel 2019, le autorità statunitensi hanno imposto sanzioni a una banca russa per aver finanziato il Petro.

Il governo venezuelano ha fatto numerosi tentativi per integrare il Petro con vari servizi. Ad esempio, era obbligatorio utilizzare il Petro per ottenere un passaporto, finanziare un’iniziativa di edilizia sociale e fissare il 50% del salario minimo.

Secondo un rapporto, i Petro rimanenti verranno convertiti nella valuta locale in difficoltà, il Bolivar. L’ultimo colpo al Petro è stato uno scandalo di corruzione che coinvolge irregolarità finanziarie legate all’uso di criptovalute per operazioni petrolifere.

Ciò ha portato alle dimissioni del ministro del Petrolio Tareck El Aissami e a un giro di vite sulle attività minerarie di Bitcoin, ha riferito AFP.

Ciò segna la fine di un periodo controverso nel tentativo del Venezuela di sfruttare la criptovaluta per superare le difficoltà economiche.

*Questo non è un consiglio di investimento.

Segui il nostro Telegram ed Twitter account ora per notizie esclusive, analisi e dati on-chain!

Fonte: https://en.bitcoinsistemi.com/a-south-american-country-in-economic-difficulty-stops-the-activities-of-its-own-cryptocurrency/