Bank of Russia facilita la supervisione delle piattaforme di risorse digitali per superare le sanzioni

La Banca centrale russa ha adottato misure per proteggere le imprese che utilizzano risorse digitali dalle pressioni delle sanzioni. Le autorità russe esonereranno queste imprese da alcuni obblighi di rendicontazione come parte dello sgravio normativo per ridurre il carico sugli istituti finanziari. La decisione consentirà alle società di criptovalute di operare senza timore di sanzioni occidentali.

Le autorità russe danno la priorità alle piattaforme crittografiche

La Banca di Russia ha fornito alle società commerciali (sia centralizzate che decentralizzate) un consistente pacchetto di misure temporanee di regolamentazione e vigilanza dall'inizio del 2022. Secondo la banca, ciò alleggerirà il carico su questi gruppi in un contesto economico e geopolitico instabile.

Alla luce delle minacce di sanzioni, la Banca centrale della Federazione Russa (CBR) ha consentito agli emittenti di attività finanziarie digitali (DFA) di trattenere informazioni sensibili. L'eccezione, in vigore fino al 1° luglio 2023, riguarda le informazioni che indicano i titolari effettivi di tali imprese.

Secondo il annuncio, l'esenzione dalla rendicontazione intermedia fa parte di un pacchetto di misure volte ad assistere le persone e le imprese che operano all'interno dell'infrastruttura del mercato finanziario russo. Inoltre, CBR intende fornire sollievo per facilitare il riconoscimento di eventuali perdite da parte degli operatori di mercato.

Cosa significa questo per gli investitori in criptovalute?

Mentre Russia non ha ancora regolamentato l'industria delle criptovalute, la legge esistente "On Digital Financial Assets" consente alle imprese di emettere monete e gettoni in condizioni controllate. Il CBR ha già concesso in licenza tre "operatori". Questi sono Sber, la più grande banca in Russia, Atomyze, un servizio di tokenizzazione e Lighthouse.

L'espansione delle sanzioni occidentali contro il governo e le imprese russe è stata annunciata come rappresaglia per l'invasione della vicina Ucraina da parte di Mosca a fine febbraio. Le sanzioni hanno notevolmente ostacolato il loro accesso all'economia e ai mercati globali.

Le istituzioni russe sostengono un piano per consentire l'uso delle criptovalute per gli accordi internazionali al fine di ridurre la pressione delle sanzioni. Per quanto riguarda le leggi sulle criptovalute, gli organismi di regolamentazione russi hanno mantenuto un approccio solido. Tuttavia, con l'annuncio più recente, gli investitori in criptovalute non sono più soggetti a rigide restrizioni leggi crittografiche.

L'invasione russa dell'Ucraina è ancora in corso e non ci sono segnali che finirà presto. La CBR sostiene che l'assistenza fornita alle imprese crittografiche mitiga gli effetti dannosi delle restrizioni.


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Fonte: https://crypto.news/bank-of-russia-eases-digital-assets-platforms-supervision-to-beat-sanctions/