BlockFi rivela $ 600 milioni di "rischio di credito" in mezzo a turbolenze

La startup di prestito di criptovalute BlockFi ha fornito ulteriori approfondimenti sulla sua posizione finanziaria. Secondo un aggiornamento trimestrale pubblicato giovedì, la piattaforma ha dovuto affrontare un rischio di credito di $ 600 milioni a partire dalla fine di giugno 2022.

BlockFi sotto controllo

La posizione finanziaria di BlockFi è stata sottoposta al controllo pubblico dopo un periodo in cui molti prestatori di criptovalute centralizzati, in particolare Celsius e Voyager Digital, hanno trattenuto i fondi dei clienti e dichiarato bancarotta.

Come i concorrenti, l'attività di BlockFi ruota attorno alla raccolta di depositi di criptovaluta da clienti al dettaglio e istituzionali in cambio del pagamento di un tasso di interesse stabilito. BlockFi a sua volta presta queste risorse a terzi, inclusi principalmente broker e trading desk, per generare il rendimento necessario.

Le recenti ricadute dei prestatori di criptovalute centralizzati ruotavano attorno a piattaforme che offrivano prestiti non garantiti a clienti presumibilmente rispettabili. Il rapporto di BlockFi giovedì conferma che la società deve ancora affrontare questo peculiare rischio di credito.

"Richiediamo a molti, ma non a tutti, i mutuatari di inviare vari livelli di garanzia a seconda del profilo di credito del mutuatario e delle dimensioni del portafoglio di prestiti", ha osservato l'azienda. Mentre i clienti in prestito di BlockFi dovevano $ 1.8 miliardi, la società avrebbe dovuto affrontare un rischio di credito di $ 600 milioni se i clienti non avessero rimborsato i prestiti emessi.

BlockFi detiene ancora $ 3.9 miliardi di risorse distribuibili

Sebbene la società con sede nel New Jersey debba ancora affrontare alcuni rischi di credito, detiene ancora fino a 3.9 miliardi di dollari in asset distribuibili. Questa solida partecipazione offre potenzialmente alla società un margine di manovra per gestire in modo efficiente la propria posizione finanziaria e adempiere ai propri obblighi nei confronti dei clienti.

Secondo il rapporto, la maggior parte (46%) dei 3.9 miliardi di dollari detenuti da BlockFi come asset distribuibili proveniva da mutuatari al dettaglio e istituzionali. Un ulteriore 35% era detenuto presso custodi e portafogli di terze parti, mentre il 10% degli asset era stato depositato a garanzia di prestiti individuali. Il fondo include anche il cinque percento delle attività in contanti detenute da banche e broker e un ultimo quattro percento utilizzato per attività di staking e mineraria.

Nel frattempo, BlockFi aveva anche stipulato un accordo da 640 milioni di dollari, inclusa una potenziale acquisizione da parte di FTX di proprietà di Sam Bankman-Fried. L'accordo fornisce la protezione necessaria contro i rischi di credito esistenti e potrebbe forse garantire che la startup rimanga in attività.

Fonte: https://coinfomania.com/blockfi-discloses-600m-credit-risk/#utm_source=rss&%23038;utm_medium=rss&%23038;utm_campaign=blockfi-discloses-600m-credit-risk