- Il commissario della SEC Hester Peirce ha affermato che il test ha dei limiti.
- Lo standard si basa su una sentenza della Corte Suprema del 1946.
La Securities and Exchange Commission (SEC) utilizza il cosiddetto test di Howey per decidere se un bene digitale debba essere classificato come sicurezza, anche se SEC Commissioner Hester Peirce ha detto che il test ha dei limiti.
Lo standard si basa su una sentenza della Corte Suprema del 1946 che stabiliva le condizioni alle quali un accordo finanziario è considerato un "contratto di investimento" e quindi soggetto alla legislazione federale sui titoli. Peirce ha approfondito l'importanza del test per il settore delle criptovalute.
Titoli non registrati o no?
Il test Howey è stato stabilito in un caso che includeva la vendita di unità in un agrumeto della Florida dove gli investitori potevano dividere i guadagni dalla produzione dell'agrumeto.
Per essere un "contratto di investimento", il panel definisce "un contratto, transazione o schema in base al quale una persona investe il proprio denaro in un'impresa comune ed è indotta ad aspettarsi profitti esclusivamente dagli sforzi del promotore o di una terza parte".
Secondo Gary Gensler, capo della Securities and Exchange Commission (SEC), "molti token potrebbero essere titoli non registrati" poiché "le persone che acquistano questi token stanno anticipando i profitti, e c'è un piccolo gruppo di imprenditori e tecnologi che si alza e alimenta i progetti".
I contratti di investimento, secondo l'analisi di Peirce, si fondano non solo sul bene ma anche sulle promesse fatte in relazione ad esso. Ha sostenuto che le due parti possono essere considerate distinte.
Secondo Peirce, il test di Howey non risolve la questione se un asset crittografico sia o meno un titolo. Peirce sostiene che l'apparente insistenza dell'agenzia sull'interpretazione del test Howey è problematica.
Fonte: https://thenewscrypto.com/howey-test-has-limits-as-per-sec-commissioner-hester-peirce/