Sam Bankman-Fried (SBF) è apparso al New York Times DealBook Summit, dove ha discusso le ragioni della scomparsa di FTX. Afferma che, nonostante le battute d'arresto, non si sta concentrando sulla potenziale responsabilità penale e sta cercando di aiutare a rendere le parti interessate complete.
Andrew Ross Sorkin del New York Times ha intervistato Sam Bankman-Fried (SBF), l'ex amministratore delegato del fallito exchange di criptovalute FTX. Parlando virtualmente al DealBook Summit, il CEO caduto in disgrazia ha espresso i suoi pensieri e ha guardato indietro a ciò che è andato storto nello scambio.
Spianare i fatti
Un aspetto positivo che SBF ha continuato a perforare è che tutti i clienti americani stanno "bene" in termini di asset dei clienti. Afferma che FTX US, la piattaforma di trading della società per i clienti con sede in America, è ancora solvibile. SBF è rimasto "confuso" sul motivo per cui FTX US non sta elaborando i prelievi dei clienti in questo momento.
BeInCrypto ha coperto questo narrazione in un precedente articolo. Per fare ulteriore luce sulla solvibilità, FTX US Derivatives (ex LedgerX), entità solvibile del fatiscente impero di SBF, si è preparata a mettere a disposizione $175 milioni da utilizzare nella procedura fallimentare di FTX.
Fonte: https://beincrypto.com/sbf-shifts-blame-customers-defense-did-not-try-commit-fraud/