L'India prevede di imporre una tassa del 20% sulle transazioni DeFi

Il Central Board of Direct Taxes (CBDT) indiano sta pianificando di imporre una tassa del 20% sugli interessi guadagnati investendo nella finanza decentralizzata (DeFi). Martedì l'agenzia di stampa locale, l'Economic Times, ha riportato lo sviluppo, citando due persone a conoscenza della questione.

Secondo il rapporto, il consiglio imporrà la suddetta tassa sul reddito crittografico generato dai residenti indiani da piattaforme DeFi che operano al di fuori del paese.

CBDT sta anche valutando la possibilità di imporre un'ulteriore tassa di perequazione del 5% su queste transazioni. L'imposta si applicherebbe nei casi in cui una o entrambe le parti che effettuano la transazione non sono residenti in India e non hanno inviato i dettagli della propria carta con numero di conto permanente (PAN).

Simile a paesi come gli Stati Uniti, lo spazio DeFi ha in gran parte attratto investitori indiani che cercano rendimenti di interesse più elevati sui loro asset. I protocolli DeFi rivaleggiano con il sistema finanziario tradizionale fornendo servizi tra cui prestito, prestito e assicurazione, in modo più efficace e decentralizzato (senza bisogno di intermediari).

Tuttavia, imporre tasse sugli interessi guadagnati dalla DeFi è relativamente difficile. I dati non sono disponibili sui tradizionali scambi di criptovaluta, dove i regolatori fiscali possono raccogliere informazioni dagli operatori della piattaforma.

Quindi, si dice che il CBDT indiano sia in consultazione con più esperti fiscali per escogitare modi in cui queste regole possono essere effettivamente imposte al settore.

Altre leggi fiscali per le criptovalute in India

Di recente, le autorità di regolamentazione in India hanno implementato normative rigorose sotto forma di prelievi fiscali su investitori e fornitori di criptovalute nel paese.

A febbraio, il ministro delle finanze del paese Nirmala Sitaraman ha rivelato le prime regole durante il suo discorso sul bilancio 2022-2023. Ha confermato che gli investitori in criptovalute in India sarebbero diventati soggetti 30% di imposta sulle plusvalenze con l'1% di detrazione fiscale alla fonte (TDS) sulle transazioni in criptovaluta.

Come riportato da Coinfomania, la tassa del 30% è entrata in vigore il 1° aprile con il TDS dell'1% a partire dal 1° luglio. Le suddette leggi fiscali sulla DeFi in India sono ancora in lavorazione e potrebbero non entrare in conflitto fino alla fine di quest'anno.

Fonte: https://coinfomania.com/india-to-impose-tax-on-defi-transactions/#utm_source=rss&%23038;utm_medium=rss&%23038;utm_campaign=india-to-impose-tax-on-defi -transazioni