Meta ripensa le partnership con i giornali-The Cryptonomist

Mark Zuckerberg, leader dei social network con Meta, è noto per essere un decisore. Dopotutto, parte della sua fortuna è stata sapere come prendere le decisioni giuste al momento giusto. 

Questa sua prerogativa lo ha portato quest'anno a una riflessione importante. 

Guardando i conti di Meta, si è reso conto che doveva ottimizzare le proprie risorse anche in vista del tanto atteso metaverso di Facebook e quindi ha dovuto rivedere le sue collaborazioni con i giornali. 

Lo sviluppo di Meta Platform

Sarà a scapito delle informazioni, non in termini di qualità, ma in termini di risorse messe nel processo. 

In parte in risposta alle critiche di aver contribuito in modo determinante al crollo delle vendite dei media, il social network blu è da tempo impegnato in partnership su larga scala con numerosi giornali. 

Il Wall Street Journal e il Washington Post dal 2009 si sono impegnati in una prolifica collaborazione per entrambe le parti per produrre contenuti nella sezione notizie dell'app social.

Tutto questo, tuttavia, ha sottratto enormi risorse alle casse di Facebook che secondo Mark potrebbero essere spese di più in modo efficace e redditizio

Nella mente dell'imprenditore, il piano è delegare le informazioni che restano centrali nei progetti a una serie di privati ​​con brevi video, rendendo Meta diventare una sorta di agenzia di stampa con corrispondenti in tutto il mondo

Il sistema permetterebbe di essere più capillari su tutto il territorio e anche di risparmiare cifre da capogiro con cui i social farebbero contenta la carta stampata, obiettivo che ha ormai perso di significato vista la prepotenza del web. 

Innovazione nei contenuti proposti sui vari social

social network
Cambia il modo in cui interagisci sui social network

La tecnica dei brevi video sembra essere la direzione presa da tutti i social in seguito al boom degli ultimi anni di un altro major, Tik Tok, che utilizza proprio questa formula. 

I cortometraggi di YouTube, i rulli di Instagram, le storie, ecc. sono tutti figli della grande nave madre Tik Tok, che sembra aver cannibalizzato il attenzione delle nuove generazioni e con esso le entrate di marketing che sono vitali in questo settore. 

Podcasting e informazione si sono fermati bruscamente e Zuckerberg ha rivisto i fondi destinati al segmento.

Anche gli investimenti nell'audio dal vivo, creati per contrastare la concorrenza di Clubhouse e che ora non sono più un fiore all'occhiello, stanno diminuendo.

L'Informazione punta i riflettori anche su un altro aspetto importante. Fin dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato espulso dalle piattaforme del fondatore di Facebook, la percentuale di clic, le visualizzazioni e i tempi di permanenza sulle notizie caduto bruscamente.

Brevi video e bollettini dal contenuto sulla falsariga di Substack sembrano essere la via da seguire. Le casse di Meta trarranno vantaggio dal risparmio di milioni di dollari USA e, si spera, sarà disponibile un tipo di informazione più libero.

Non verranno però interrotte tutte le collaborazioni con le testate giornalistiche tradizionali. Secondo The Information, ci saranno rinnovi, ma con nuovi accordi al ribasso. 


Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/05/17/meta-rethinks-partnerships-with-newspapers/