Mt. Gox si prepara a effettuare rimborsi

È ufficiale: il 15 settembre Mt. Gox inizierà la procedura che porterà al rimborso del creditore

Questo era ha annunciato dal curatore fallimentare in una nota pubblicata sul sito web della ex borsa, che è fallito in 2014

La dichiarazione afferma che la data di inizio del periodo di assegnazione del rimborso, fissata dall'autorizzazione del tribunale, è Settembre 15, 2022

I rimborsi di Mt. Gox inizieranno il 15 settembre.

Questo, tuttavia, non significa nemmeno che il 141,000 BTC che Mt. Gox ha ancora a disposizione verrà distribuito il 15 settembre né significa che il 15 settembre i creditori inizieranno a ricevere i rimborsi. Significa solo questo inizia la procedura di rimborso, che potrebbe essere anche molto lungo, visto quanto è durata finora la procedura nel suo insieme. 

Tuttavia, la dichiarazione recita: 

"Il Rehabilitation Trustee si sta attualmente preparando a effettuare i rimborsi in conformità con il piano di riabilitazione approvato il cui ordine di conferma del tribunale distrettuale di Tokyo è stato reso definitivo e vincolante il 16 novembre 2021" 

Il 15 settembre, in effetti, costituisce la fine della fase preparatoria, perché successiva a tale data i creditori non potranno pretendere nulla, e l'inizio della lunga fase dei rimborsi. 

Tutte le voci circolate nelle ultime settimane secondo cui il calo Il prezzo di mercato di Bitcoin potrebbe essere dovuto all'inizio dei rimborsi di Mt.Gox sono, quindi, negati. 

Inoltre, la stessa procedura di rimborso sarà articolata in due fasi, le cui date di inizio non sono ancora note. 

I rimborsi verranno effettuati sia in valuta fiat che in criptovaluta

La prima fase: rimborsi in valuta fiat

Durante la prima fase, il curatore venderà sul mercato parte dei BTC e BCH ancora detenuti da Mt.Gox per incassare in valuta fiat con cui rimborsare quei creditori che hanno optato per rimborso in valuta fiat. Tali creditori, infatti, hanno la precedenza sugli altri. 

Non si sa quanti creditori abbiano fatto questa scelta, quindi non si sa nemmeno quanti BTC o BCH il ricevitore dovrà vendere sui mercati. 

La seconda fase: riscatti in BTC e BCH.

Una volta terminata questa prima fase con i rimborsi in valuta fiat, inizierà la seconda fase, che prevede rimborsare gli altri creditori con i restanti BTC e BCH dopo la vendita

È possibile immaginare, però, che molti creditori abbiano optato per questa seconda opzione, ovvero il rimborso in criptovalute perché soprattutto i tanti creditori che hanno diritto a rimborsi piccoli o piccolissimi avrebbero poco da guadagnare se ricevessero importi molto piccoli in valuta fiat dopo otto anni. È anche possibile immaginare che difficilmente venderebbero le criptovalute ricevute agli attuali prezzi di mercato molto bassi. 

Il problema principale sembra essere legato, da un lato, alla vendita di BTC e BCH che il curatore dovrà necessariamente effettuare per rimborsi in valuta fiat, e dall'altro, al comportamento di eventuali grandi creditori che hanno scelto il rimborso nelle criptovalute.

Non è chiaro se il curatore si sia già preparato nei mesi scorsi a procedere con i rimborsi in valuta fiat vendendo alcune delle criptovalute ancora detenute da Mt.Gox a prezzi decisamente interessanti. Anche il fatto che affermi che si sta attualmente preparando a fare dei riscatti può alludere a questa possibilità. 


Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/09/01/mt-gox-preparing-make-refunds/