La Corte Suprema di Panama si pronuncia sulla legislazione sulle criptovalute

La saga delle criptovalute di Panama ha raggiunto un nuovo capitolo, con la Corte Suprema del paese destinata a decidere il futuro dell'industria locale delle criptovalute.

Il presidente panamense Laurentino Cortizo il 26 gennaio inviato la legislazione sulle criptovalute è stata approvata l'anno scorso dall'alta corte per la revisione, sostenendo che il cosiddetto "cripto disegno di legge" viola i principi fondamentali della costituzione ed è inapplicabile.

La Suprema Corte deve ora decidere se dichiarare inapplicabile il disegno di legge n. 697 o approvarlo con modifiche.

Secondo a una dichiarazione ufficiale, l'ufficio del presidente considera inapplicabili gli articoli 34 e 36 del disegno di legge perché violano la separazione dei poteri dello stato e stabiliscono strutture amministrative all'interno del governo.

Il presidente Cortizo ha anche sostenuto che il disegno di legge era stato approvato con una procedura inadeguata a seguito del suo veto parziale della legislazione a giugno. A quel tempo, il presidente ha sostenuto che il disegno di legge necessitava di più lavoro per conformarsi alle nuove normative raccomandato dal Gruppo di azione finanziaria volte a migliorare la trasparenza fiscale e prevenire il riciclaggio di denaro.

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Su questo disegno di legge si è incentrata una disputa tra l'Assemblea nazionale di Panama e il governo. Ad aprile, i legislatori di Panama ha approvato una proposta legislativa con l'obiettivo di regolamentare le criptovalute nel paese, incluso il Bitcoin. Il presidente Cortizo, tuttavia, ha avvertito poche settimane dopo che lui non firmerebbe it a meno che non includa ulteriori norme antiriciclaggio (AML).

Il disegno di legge è stato introdotto nel settembre 2021, con l'obiettivo di rendere il Paese "compatibile con l'economia digitale, la blockchain, le criptovalute e Internet". È stato rimosso dalla commissione per gli affari economici il 21 aprile e approvato pochi giorni dopo.

Sulla base della legislazione, i panamensi "possono liberamente concordare l'uso di criptovalute, inclusi, a titolo esemplificativo, Bitcoin ed Ethereum" come pagamento alternativo per "qualsiasi operazione civile o commerciale".

Inoltre, il disegno di legge regolerebbe la tokenizzazione dei metalli preziosi e l'emissione di valore digitale. Digitalizzazione dell'identità utilizzando blockchain o tecnologia del registro distribuito sarebbe anche esplorato dall'autorità per l'innovazione del governo.