La causa Ripple ottiene il sostegno della Camera coinvolta nel caso di Telegram, Jeremy Hogan dice cosa guardare

Come condiviso dall'avvocato Jeremy Hogan, la principale associazione di categoria blockchain al mondo, la Camera di commercio digitale, sta entrando nella causa Ripple. Nel gennaio 2020, l'associazione blockchain ha stabilito un precedente presentando una memoria amicus curiae in risposta alla causa contro Telegram avviata dalla US SEC.

L'app di messaggistica crittografata Telegram è stata citata in giudizio dalla SEC nel 2019 perché il suo token GRM pianificato costituiva un'offerta non registrata. Una causa simile è stata intentata contro l'app di messaggistica Kik, sostenendo di aver raccolto illegalmente $ 100 milioni nella sua vendita di token del 2017 per la sua criptovaluta, Kin.

Ora la Camera di Commercio Digitale, un gruppo di sostenitori dell'industria blockchain, sta cercando lo status di amici nella causa Ripple.

Ciò è stato portato alla luce dopo a utente Twitter ha chiesto informazioni sui "due amici set" citati in una proposta congiunta depositata per disciplinare le questioni di suggellamento relative alle imminenti mozioni di giudizio sommario. L'utente ha chiesto "2 amici? Pensavo ci fosse solo JohnEDeaton. Ho dimenticato qualcuno?"

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In risposta, il fondatore di CryptoLaw John Deaton ha menzionato la Camera di Commercio Digitale come il secondo amico. "Come ho detto in un tweet precedente, DigitalChamber, come me, deve prima leggere le memorie depositate dalle parti prima di presentare una domanda per presentare un amicus brief", ha scritto.

Jeremy Hogan dice a cosa prestare attenzione

Mentre la Camera di commercio digitale si sta occupando del caso Ripple, l'avvocato Jeremy Hogan dice alla comunità XRP di aspettarsi qualcosa di simile a quello che ha presentato nel caso Telegram e l'argomento potrebbe essere che "sebbene la VENDITA di XRP avrebbe potuto essere una sicurezza , il token non è intrinsecamente sicurezza."

Avvocato difensore James K Philan ha condiviso su Twitter le memorie amicus depositate dalla Camera di Commercio Digitale nei casi Telegram e Kik.

Nel suo amicus brief per il caso Telegram, la Camera sostiene che “La SEC ha riconosciuto che almeno alcuni asset digitali non sono titoli e che lo stato di asset specifici ai sensi delle leggi sui titoli può cambiare nel tempo. Nulla, in questo caso, richiede una sentenza più ampia secondo cui gli asset digitali sono sempre o presumibilmente considerati titoli".

Fonte: https://u.today/ripple-lawsuit-gets-backing-from-chamber-involved-in-telegram-case-jeremy-hogan-says-what-to-watch