ShapeShift si avvicina alla completa decentralizzazione con l'app mobile open source

ShapeShift, uno scambio di criptovalute non custodito e un'organizzazione autonoma decentralizzata (DAO), ha compiuto ulteriori passi verso la completa decentralizzazione migrando gli utenti a una nuova applicazione open source, una mossa che secondo l'organizzazione migliorerebbe la mobilità degli utenti.

L'organizzazione ha annunciato che dal 19 ottobre tutti gli utenti Web nativi della piattaforma ShapeShift sono migrati a una versione decentralizzata dell'applicazione. L'annuncio ha anche coinciso con il rilascio di una nuova app mobile che secondo l'organizzazione avrebbe fornito un'esperienza di "autentico universo DeFi". Si dice che la nuova app mobile offra agli utenti flessibilità, mobilità e funzionalità aggiuntive durante la connessione dei loro portafogli e il trading di criptovalute.

Willy Orgozaly, chi dirige il decentramento per la Fox Foundation ha affermato che l'app mobile è "completamente open source" e che "l'unico back-end sono i dati blockchain", anch'essi in fase di decentralizzazione.

Come parte dei suoi sforzi di decentralizzazione, ShapeShift ha ampliato le opzioni utente per investire e gestire le risorse digitali. Si è inoltre impegnata a cancellare in modo permanente i dati degli utenti una volta che l'infrastruttura centralizzata dell'azienda sarà completamente chiusa.

Come riportato da Cointelegraph, ShapeShift ha annunciato i suoi piani decentralizzare tutte le sue operazioni nel luglio 2021. L'impegno al decentramento includeva anche un massiccio airdrop di token FOX, l'asset nativo della piattaforma ShapeShift, a oltre 1 milione di utenti. Nei mesi successivi, l'organizzazione ha emesso più lanci e completamente ha reso open source il codice della sua piattaforma v2.

Correlato: Le buone intenzioni della tecnologia e il motivo per cui il nuovo "ordine sociale" di Satoshi è naufragato

Mentre il decentramento è stato al centro del Bitcoin (BTC) rivoluzione, l'industria delle criptovalute non accetta il concetto in modo uniforme né lo applica in modo efficace. All'interno sono emersi nuovi sforzi per promuovere il decentramento Web3, un concetto ampio che si riferisce a qualche futura iterazione di Internet.