Stock Enel, Unicredit, Saipem, Nio, Azimut e Generali

Ultime notizie e analisi quotazioni azioni Enel, Unicredit, Saipem, Nio, Azimut e Generali.

Panoramica Borsa: azioni Enel, Unicredit, Saipem, Nio, Azimut e Generali

Enel Spa

La prima compagnia elettrica italiana nell'ultima settimana si è apprezzata sul mercato dello 0.70%, mentre nell'ultima seduta il titolo ha toccato i 5.17 euro con un guadagno del 2.80% in una sola seduta a Piazza Affari. 

Il piano di consolidamento della società firmato dall'amministratore delegato Starace è solo una parte del piano industriale 2023-2025 e procede senza sosta, l'obiettivo prevede la vendita di asset per complessivi 21 miliardi di euro entro il 2025 e un turnover del management aziendale. 

Il 2022 si è chiuso con la cessione della brasiliana Celg Distribuicao, che ha portato nelle casse del colosso romano 1.5 miliardi di euro ma ha al contempo inciso negativamente sull'utile netto di 850 milioni di euro, di cui però 693 milioni erano già stati iscritti i libri così che la perdita di utile effettiva è di soli (si fa per dire) 157 milioni di euro. 

Il 2023 continua con il trend delle vendite e rimane in Sud America dove, secondo alcuni Insider, la compagnia energetica sta spingendo per concludere la sua attività anche in Argentina, dove entro primavera dovrebbe concludersi la scelta delle aziende più propense ad acquistare Edesur.

Non solo America Latina sul fronte dismissioni, altri 2 miliardi infatti verranno portati a casa attraverso la cessione dell'asset in Romania. 

Nel frattempo, Mediobanca Securities rimane fiduciosa sul titolo italiano dell'energia, confermando il suo rating outperform sulla società italiana. 

UniCredit

Grazie ad un ottimo primo semestre, il stock finanziario ha realizzato un recupero del 47.92% che lo ha riportato addirittura ai livelli di gennaio 2022.

Secondo l'amministratore delegato di Algebris Davide Serra, le materie prime il prossimo anno torneranno a salire grazie alla riapertura del Sol Levante. 

L'Europa sarà più attraente visto che New York ha multipli troppo alti rispetto a noi, e anche le banche vivranno un buon momento mentre secondo il CEO il tech subirà una battuta d'arresto.

“Basta fare due conti: ci sono istituzioni come Banco Santander, che non ha mai perso in 175 anni, o Standard Chartered in Asia, Hong Kong e Singapore o Barclays che è la quarta banca d'affari negli Stati Uniti, e poi in Italia come Unicredit o la banca più redditizia d'Europa che è Bnp Paribas: scambiano tutte intorno a 5 volte i profitti del 2023-24 Se consideriamo che l'indice europeo scambia a 12 volte e gli Stati Uniti a 20, capiamo dov'è il margine”.

Per Serra UniCredit è sicuramente un acquisto sia lato azionario che lato obbligazionario per il quale prevede guadagni da perpetui a Tier 2, con una probabile cedola che potrebbe aggirarsi intorno al 10%.

Ad oggi il titolo tocca quota 13.45 Euro con un +1.31% in linea con le previsioni. 

Saipem

Il gruppo energetico di San Donato Milanese tocca 1.18 Euro registrando un +5% posizionandosi a metà del target fissato da Sadif (che conferma il buy) tra 1.12 e 1.26 Euro. 

Il titolo ieri è sceso fino a 1.0740 Euro per poi fare un deciso recupero e ora ha nel mirino 1.20 Euro.

Il turnaround del titolo, in caduta libera dal picco di 3.79 del luglio 2022, è stato accolto con favore dagli investitori che sulla base dei fondamentali vedevano da tempo una ripresa del titolo a Piazza Affari. 

Nio Inc - ADR

Lo stock di TeslaIl rivale cinese di ha sperimentato un altro giorno negativo, che lo ha portato a perdere un altro 2.40%, toccando i 9.75$.

La tendenza iniziata un anno fa, quando il titolo valeva $ 60, non conosce battute d'arresto e viene accolta con forti vendite da parte degli investitori. 

A far leva sullo stock è il taglio dei preventivi sulle auto di consegna causato dalla difficoltà della filiera nell'approvvigionamento dei materiali anche ma non solo a causa della recrudescenza del Covid in Cina e dei nuovi lockdown asiatici. 

Le consegne sono state riviste tra 38,500 e 39,500 unità con una deviazione compresa tra 4500 e 9500 unità rispetto ai piani iniziali.

Azimut

La società di fondi di investimento Azimut tocca i 21.19 euro (+1.24%) proseguendo il trend positivo degli ultimi sei mesi che l'ha vista condurre un recupero di quasi il 30% dai massimi. 

Tuttavia, secondo la maggior parte degli analisti, il titolo potrebbe subire una lateralizzazione in quanto non sono previsti forti investimenti. 

I volumi del titolo sono stati 384,040 purtroppo al di sotto della media mobile mensile dei volumi fissata a 635,421.

La bassa volatilità intraday del titolo di 2.276 porta stabilità al titolo e lo rende un investimento a basso rischio, tuttavia il titolo in queste condizioni non darà profitti altissimi e questo è in linea con chi ama investire in relativa sicurezza in tempi di mercato ribassista.

Generali 

Nel settore finanziario si distingue Generali con una performance che fa salire il titolo dello 0.96% a 16.78 euro continuando l'opera di restituzione di valore iniziata sei mesi fa e che ha già portato a casa l'8.79%. 

Generali dimostra di aver implementato con successo i nuovi principi contabili internazionali sugli obiettivi di piano fino al 2024 e beneficia dell'integrazione di Cattolica Assicurazioni, che Direttore Generale del Gruppo Marco Sesano commenti come segue:

“L'integrazione è perfettamente a buon punto e abbiamo un percorso chiaro per liberare il potenziale di Cattolica. Le sinergie attese al 2025 sono state riviste a 120-130 milioni di euro dalla precedente previsione di 80 milioni di euro. La stima dell'utile netto normalizzato delle attività caratteristiche di Cattolica è di circa 145 milioni nel 2024 e di 171-178 milioni nel 2025”.


Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2023/01/03/stock-enel-unicredit-saipem-nio-azimut-generali/