La Svezia prevede di vietare la Proof of Work

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Secondo un sito di notizie tecnologiche tedesco, la Svezia, in consultazione con la Commissione europea, sta valutando porre il veto all'estrazione di Proof of Work.

Commissione Europea e Svezia vietano la Proof of Work

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La Svezia è ancora una volta in corsa per vietare Bitcoin e altri mining di criptovalute PoW

Secondo un rapporto pubblicato da www.netzpolitik.org, un sito web tedesco dedicato ad argomenti tecnologici, hanno discusso le autorità di regolamentazione finanziaria svedesi e la Commissione europea la possibilità di vietare il sistema Proof-of-Work a causa del suo impatto ambientale.

Questa notizia arriva a poche settimane dall'approvazione del nuovo regolamento crypto, MiCA, da cui la proposta di vietare PoW è stata respinta per il momento, come era stato suggerito da alcune fonti del Parlamento europeo.

Ma chiaramente la questione è ancora molto in sospeso, poiché molti paesi, tra cui Svezia e Germania, credono che il sistema Proof of Work sia troppo insostenibile, soprattutto ora che i prezzi delle materie prime e dell'energia sono saliti alle stelle.

Da qualche tempo si discute molto in merito l'impatto ambientale dell'estrazione di Bitcoin e il suo eccessivo consumo di energia, che deriva dal dover risolvere calcoli matematici molto complicati estrai il nuovo BTC utilizzando macchine molto potenti e quindi molto energivore. 

Lo stesso Elon Musk ha più volte sottolineato questo aspetto negativo del Bitcoin, che lo ha portato a farlo smettere di accettare Bitcoin come forma di pagamento.

Da tempo ormai si parla di come rendere più sostenibile il mining di criptovalute, magari tramite utilizzando energie alternative come il nucleare, o magari utilizzando l'energia vulcanica proposta dal presidente di El Salvador per la costruzione del nuovo Città Bitcoin.

L'impatto ambientale dell'algoritmo di consenso PoW

Dopo shavasana, sedersi in silenzio; saluti; La Cina è vietata tutte le attività minerarie, che avevano circa 65% delle attività totali del mondo in quel paese, i minatori cercavano paesi alternativi dove c'era molta energia a basso costo, come Texas o Kazakistan.

Ethereum, che utilizza anche un protocollo basato su PoW come Bitcoin, è pronto a lanciare un nuovo aggiornamento, Unire, che vedrà a passare al sistema Proof of Stake, considerato molto più sostenibile, economico e scalabile.

Ritornando in Svezia, da sempre molto attenta alle problematiche ambientali, riprendendo Greta Thunberg a titolo di esempio, va aggiunto che già a novembre il direttore del regolatore finanziario e quello dell'Agenzia per la protezione ambientale hanno scritto una lunga lettera alla Commissione europea sul oggetto di consumo di energia e criptovalute.

La lettera diceva:

"L'Università di Cambridge e Digiconomist stimano che le due più grandi criptovalute, Bitcoin ed Ethereum, utilizzino insieme circa il doppio dell'elettricità in un anno rispetto all'intera Svezia. Chiediamo quindi che l'UE consideri la prova del lavoro un divieto a livello di UE sul metodo di estrazione ad alta intensità energetica”.

Ciò era stato fatto al fine di ottenere un divieto di PoW in Europa quando il MiCA è stato approvato lo scorso marzo. 

L'emendamento presentato da alcuni eurodeputati socialisti alla fine è fallito per pochi voti. Ma ora lo stesso governo svedese sembra voler tornare in gioco per arrivare a un divieto definitivo del Proof of Work, che avrebbe chiare conseguenze per il mercato delle criptovalute.

Il fatto che ora la Germania abbia un esecutivo con una forte e importante presenza di rappresentanti del Partito dei Verdi potrebbe essere un supporto molto importante per l'approvazione di questa proposta il prima possibile e vietare le attività minerarie in tutta l'Unione Europea.

 


Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/04/22/sweden-plans-ban-proof-work/