Trentino: mining di criptovalute con centrale idroelettrica

La centrale idroelettrica comunale “Alta Novella” in Borgo d'Anaunia, il Trentino, sarà usato per fare mining di criptovalute

Il caso del Comune del Trentino che minerà le criptovalute 

può essere visto dal relazione deliberativa n. 197 del Consiglio del piccolo comune della Val di Non, grazie al quale è stato autorizzato l'ampliamento dell'impianto elettrico per una nuova unità di autoconsumo. 

20 dispositivi elettronici definiti come “supercomputer” (cioè ASIC) per il mining di criptovalute saranno installati nella farm, con una potenza di 100 Thash/s. 

La risoluzione afferma inoltre che la rete Bitcoin è una rete pubblica progettata per garantire e attuare i principi fondamentali di decentramento, trasparenza, sicurezza, immutabilità, consenso, responsabilità e programmabilità.

Quindi aggiungono: 

“Con questo progetto il Comune di Borgo d'Anaunia sarà protagonista e attore principale per promuovere la tecnologia blockchain come strumento di ricerca e sviluppo sostenibile del web 3.0, nonché per mettere a disposizione una tecnologia che consenta alla popolazione mondiale attualmente esclusi dal sistema monetario tradizionale per inserirvisi, come sta già facendo ad esempio il WFP (World Food Programme) dell'Onu”.

cascata
Il Comune di Borgo d'Anaunia ha la concessione per la derivazione dell'acqua dal torrente Novella, con il quale si genera un dislivello di quasi cento metri.

La centrale idroelettrica

Il nuovo impianto consentirà inoltre di individuare nuove opportunità per adeguamento dell'attuale impianto elettrico della centrale idroelettrica. 

Il nuovo Comune di Borgo d'Anaunia ha ereditato dall'ex Comune di Fondo la concessione per la derivazione dell'acqua dal torrente Novella, che genera un salto di quasi cento metri e produce una potenza media di 476 kW. L'ex comune di Fondo, per sfruttare questo salto, aveva costruito il centrale idroelettrica “Alta Novella”, con una produzione media annua di circa 2,2 GWh. 

L'impianto fu realizzato nel 1925 dal consorzio idroelettrico “Alta Novella”, poi nazionalizzato dall'Enel nel 1972. Successivamente fu abbandonato per decenni, fino a quando circa 25 anni fa fu rilevato dal Comune e riattivato. 

All'energia idroelettrica si aggiungerà l'autoconsumo dell'impianto per il mining di criptovalute. 

 

L'obiettivo del progetto sembra essere quello rivendere la potenza di calcolo della mining farm al prezzo di 0.10 centesimi per Thash/s. 

Sembra, quindi, che il comune non estrarrà direttamente Bitcoin, ma farà semplicemente l'investimento e poi fornire tale potenza di calcolo alle aziende private interessato a usarlo per estrarre Bitcoin. 


Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/01/19/trentino-mining-cryptocurrency-central-idroelettrica/