ciò che gli investitori devono sapere

Il mercato degli ETF su BTC ha registrato il suo primo deflusso netto totale di 158 milioni di dollari il 24 gennaio, con GBTC che ha registrato un calo significativo dell'interesse degli investitori. Qual è il prossimo?

Il recente lancio degli Exchange Traded Fund (ETF) di Bitcoin (BTC) quotati negli Stati Uniti rappresenta una pietra miliare nel viaggio delle criptovalute verso l'accettazione finanziaria mainstream. 

Il primo giorno di negoziazione, l'11 gennaio, questi ETF, una raccolta di 11 tra cui nomi importanti come iShares Bitcoin Trust di BlackRock, Grayscale Bitcoin Trust e ARK 21Shares Bitcoin ETF, hanno registrato un notevole volume di scambi di 4.6 miliardi di dollari. 

In questo contesto, aziende come BlackRock e Fidelity sono in testa alla classifica con volumi di scambi dominanti, mentre altre come Vanguard hanno scelto di rimanere in disparte nonostante le approvazioni della SEC per il loro ETF spot su BTC, citando la natura ad alto rischio di Bitcoin come investimento. 

Inoltre, questo entusiasmo è mitigato anche da una nota di cautela da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. La SEC, nonostante abbia approvato questi ETF, è stata chiara nell’affermare che questa approvazione non costituisce un’approvazione del Bitcoin, e lo considera comunque un asset speculativo e volatile. 

Nel frattempo, gli esperti finanziari, compresi quelli di Goldman Sachs, hanno espresso scetticismo riguardo al valore intrinseco delle criptovalute come Bitcoin.

Dato che questi ETF continuano a essere scambiati, capiamo meglio chi è in testa alla corsa agli ETF e cosa sta succedendo nel mercato degli ETF su BTC.

Chi è in testa alla corsa spot sugli ETF BTC?

Al 29 gennaio, a guidare la classifica tra tutti gli ETF spot su BTC c'è il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC). Nonostante la commissione premium di GBTC dell'1.50%, la più alta tra i suoi concorrenti, Grayscale vanta una capitalizzazione di mercato di quasi 26 miliardi di dollari e un patrimonio in gestione (AUM) di oltre 20 miliardi di dollari. 

In confronto, iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock e Wise Origin Bitcoin Trust (FBTC) di Fidelity sono in lizza per la loro parte di riflettori. 

Con una commissione più favorevole agli investitori, pari allo 0.25% ciascuna, entrambi hanno fatto passi da gigante. IBIT ha raccolto un patrimonio gestito di quasi 2 miliardi di dollari, mentre FBTC segue a ruota con 1.75 miliardi di dollari, piazzandosi rispettivamente al secondo e terzo posto al 29 gennaio. 

Dietro i primi tre ETF ci sono fondi come Bitcoin Trust (ARKB) di Ark/21 Shares e Bitcoin ETP (BITB) di Bitwise. ARKB sta facendo scalpore con un patrimonio gestito di 529 milioni di dollari e una commissione competitiva dello 0.21%. 

Anche Bitwise, leggermente indietro con un AUM di 511 milioni di dollari e una commissione dello 0.20%, sta lottando per fare passi da gigante.

Nel frattempo, il ruolo di Coinbase come custode comune di molti di questi ETF apporta una svolta intrigante alla narrazione. Nonostante il suo ruolo fondamentale, il prezzo delle azioni di Coinbase è sorprendentemente sceso di circa il 7% dal lancio di questi ETF e al 125 gennaio è scambiato a 29 dollari.

Cosa sta succedendo nel mercato degli ETF su BTC

I recenti sviluppi riguardanti il ​​lancio degli ETF spot su Bitcoin hanno prodotto alcuni risultati inaspettati. 

Un'osservazione degna di nota arriva da James Seyffart, un analista di Bloomberg Intelligence, che ha riferito che i 10 ETF spot su Bitcoin hanno registrato un deflusso netto totale di 158 milioni di dollari il 24 gennaio, segnando il primo evento del genere dal loro lancio l'11 gennaio. 

L'IBIT di BlackRock ha assorbito una parte sostanziale di questo deflusso, pari a 66 milioni di dollari. Tuttavia, GBTC, che era in testa al gruppo, ha registrato un notevole calo dell’interesse degli investitori. Il numero totale di Bitcoin nel trust è sceso drasticamente a 502,712 al 29 gennaio, rispetto agli oltre 590,000 BTC iniziali. 

Al contrario, l’IBIT di BlackRock e l’FBTC di Fidelity hanno mostrato una crescita decente. Entrambi i fondi hanno raddoppiato le loro partecipazioni in Bitcoin, con IBIT che deteneva quasi 50,000 BTC e FBTC che deteneva oltre 40,000 BTC al 26 gennaio. 

Tuttavia, nonostante i recenti risultati contrastanti, gli afflussi cumulativi verso questi ETF spot dal loro lancio rimangono significativi. 

Eric Balchunas di Bloomberg calcola gli afflussi totali di dollari a circa 824 milioni di dollari, che si traducono in un'aggiunta netta di Bitcoin di circa 17,000-20,000 token.

L’azione dei prezzi Bitcoin è stata un fattore cruciale che ha influenzato queste tendenze. L'approvazione di questi ETF ha inizialmente spinto Bitcoin al massimo di 52 settimane di 48,969 dollari l'11 gennaio. 

Tuttavia, dopo questo picco, il mercato è entrato in una fase ribassista, con il prezzo che è sceso a circa 38,500 dollari entro il 23 gennaio.

Da allora c'è stato un rimbalzo, con Bitcoin che ha superato la resistenza di 40,000 dollari che aveva affrontato nei giorni precedenti, scambiando intorno ai 42,000 dollari al 29 gennaio.


Deflusso netto degli ETF Spot su Bitcoin: cosa devono sapere gli investitori - 1
Prezzo Bitcoin a gennaio | Fonte: CoinMarketCap

Cosa aspettarsi dopo

Una potenziale recessione negli Stati Uniti nel 2024, le elezioni presidenziali statunitensi e il quarto halving di Bitcoin previsto per aprile 2024 potrebbero potenzialmente aumentare il prezzo del Bitcoin.

Inoltre, la tendenza dei paesi ad adottare Bitcoin, come visto con El Salvador e la Repubblica Centrafricana, potrebbe continuare quest’anno. Questa adozione più ampia potrebbe portare a un aumento della domanda di BTC e di prodotti correlati a BTC come gli ETF spot e futures.

La combinazione di tutti questi fattori rende il futuro del Bitcoin e degli ETF Bitcoin entusiasmante e imprevedibile.

Divulgazione: questo articolo non rappresenta un consiglio di investimento. I contenuti e i materiali presenti in questa pagina sono solo a scopo didattico.

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Fonte: https://crypto.news/spot-bitcoin-etfs-net-outflow-what-investors-need-to-know/