Bitcoin: la nuova settimana riparte in rosso

Molti trader temono che lo scandalo FTX non sia marginale con le società collegate al gruppo coinvolte in legami con altre aziende del settore.

In effetti, nelle ultime ore, gli occhi sono stati puntati Scala di grigi, la più grande società di investimento in criptovaluta, che ha rifiutato di condividere pubblicamente informazioni sulle prove delle riserve di copertura detenute.

La giustificazione sui possibili rischi per la sicurezza non convince gli operatori che sono preoccupati per la mancanza di trasparenza e il possibile pieno sostegno.

A cavallo del primo giorno lavorativo della settimana prevalgono i segni rossi. Tra le blue chip spiccano solo due segni verdi, quelli di Litecoin (LTC) e Monero (XMR).

Monero, la prima criptovaluta anonima lanciata nel 2014 che garantisce il totale anonimato, continua ad andare controcorrente mettendo a segno un rialzo giornaliero di oltre il 4%, proseguendo il trend positivo già realizzato la scorsa settimana chiudendo con un guadagno del 2%.

Litecoin, tra le criptovalute attualmente esistenti per essere stata creata nel 2011 sulla base del protocollo Bitcoin, si distingue anche in questo periodo di turbolenza chiudendo la scorsa settimana con un guadagno superiore all'8%. È stato il secondo miglior rialzo settimanale delle prime 100 criptovalute a maggiore capitalizzazione, dietro solo a TonCoin (TON) che è cresciuto del 9% in sette giorni.

Bitcoin

La settimana inizia in rosso per BTC, che in queste ore è tornato pericolosamente sotto i 16mila dollari, toccando i minimi di lunedì scorso, 14 novembre, e ad un passo dal fondo dei 15,630 dollari toccato giovedì 10 novembre, al culmine del le ore più drammatiche della Fallimento FTX ufficializzazione.

La debole performance dei prezzi nel fine settimana appena concluso non è riuscita a riportare i prezzi sopra i 17mila dollari. Per questo motivo, la forza ribassista rimane prevalente sconsigliando di anticipare posizioni al rialzo.

Ethereum

In queste ore il prezzo di ETH scende ai livelli più bassi dal 9 novembre quando le quotazioni toccavano i 1,075 dollari per la prima volta dallo scorso luglio.

Il ritorno sotto la soglia dei 1,200 dollari è un segnale che accresce i timori di una rinnovata speculazione ribassista.

Rompere i recenti minimi proietterà i prezzi ai livelli di giugno, quando ETH è sceso sotto i 900 dollari per la prima volta da gennaio 2021.


Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/11/21/new-week-restarts-red/