Crypto è uno "schema Ponzi decentralizzato": questo CEO ha una posizione amara

Jamie Dimon, l'uomo al timone della più grande banca degli Stati Uniti JP Morgan Chase, ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto controverse all'audizione del Congresso del 21 settembre intitolata "Holding Megabanks Accountable: Oversight of America's Larger Consumer Facing Banks".

La Commissione per i servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti sentito le testimonianze degli amministratori delegati delle principali banche statunitensi, tra cui Charles Scharf di Wells Fargo, Brian Moynihan di Bank of America e Jane Fraser di Citigroup.

Il comitato memorandum per l'audizione ha menzionato l'interazione delle banche con la tecnologia emergente e ha persino parlato della valuta digitale di JP Morgan, la JPM Coin.

Crypto: uno schema ponzi

Jamie Dimon, mentre testimoniava davanti ai legislatori statunitensi, si è autodefinito un "grande scettico" sulle criptovalute come Bitcoin, arrivando al punto di etichettarlo come uno "schema ponzi decentralizzato".

Dimon ha continuato citando come ogni anno i token crittografici facilitino $ 30 miliardi di ransomware, riciclaggio di denaro, traffico sessuale, ecc.  

Dimon, tuttavia, ha affermato di aver visto valore in blockchain, DeFi, contratti intelligenti e "token che fanno qualcosa".

Alla domanda sui suoi pensieri sulla recente proposta legislazione sulle stablecoin, il CEO ha dichiarato che dovrebbero essere soggette a leggi simili a quelle dei mercati dei capitali. 

Jamie Dimon e gli altri amministratori delegati hanno approvato all'unanimità la decisione della Federal Reserve di aumentare il tasso di interesse di 75 punti base nel tentativo di tenere sotto controllo l'inflazione, annunciata all'inizio di quel giorno. 

Conflitto d'interesse

La posizione anti-cripto di Dimon è ben nota nel settore. I critici hanno spesso messo in dubbio la sua decisione di consentire l'esposizione alle criptovalute a clienti al dettaglio e istituzionali quando la sua opinione sull'asset non è in linea con quella degli investitori.

Le attività commerciali di JP Morgan relative a bitcoin e altre criptovalute sono in netta contraddizione con ciò che crede il loro CEO. La banca ha facilitato scambi di criptovalute per milioni di dollari, il che pone la domanda: non è questo un conflitto di interessi?

Un rapporto pubblicato di BlockData mostra che JP Morgan è al quarto posto per importo investito nell'elenco delle banche statunitensi con investimenti nello spazio cripto e blockchain. 

Parlando a un evento dell'Institute of International Finance l'anno scorso, Dimon ribadito la sua posizione su Bitcoin, definendolo "senza valore".

Ha chiarito che i clienti della sua azienda erano adulti e quindi hanno avuto accesso al commercio di criptovalute nello spirito del market making. 

L'opinione del loro capo non ha trattenuto JP Morgan dal rilasciare di tanto in tanto approfondimenti sulla valutazione di Bitcoin.

All'inizio di maggio di quest'anno, un team di strateghi di JP Morgan ritenuto $ 38,000 come valore equo di Bitcoin quando veniva scambiato a $ 29,800. Quindi, implicando un imminente rally del 27%. Dopo quattro mesi, BTC deve ancora avvicinarsi a quella valutazione. 

Fonte: https://ambcrypto.com/crypto-is-a-decentralized-ponzi-scheme-this-ceo-has-bitter-stance/