CDC esplora il possibile ma improbabile collegamento tra il booster bivalente Covid-19 e gli ictus

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I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie e la Food and Drug Administration disse Venerdì è stato identificato un possibile collegamento tra il vaccino bivalente Covid-19 di Pfizer-BioNTech e l'ictus ischemico nelle persone di età superiore ai 65 anni che hanno ricevuto il vaccino, tuttavia le agenzie non raccomandano alcuna modifica alla distribuzione del vaccino.

ESPERIENZA

Il sistema di sorveglianza Vaccine Safety Datalink del CDC ha rilevato dati che "hanno sollevato una domanda" sul fatto che le persone di età superiore ai 65 anni che hanno ricevuto quel vaccino Pfizer specifico avessero maggiori probabilità di avere un ictus ischemico nei primi 21 giorni successivi alla loro inoculazione, rispetto a tra 22 e 44 giorni dopo.

La dichiarazione afferma che nessun altro segnale di sicurezza ha rilevato questo potenziale problema, e nemmeno studi sui dati dei Centers for Medicare and Medicaid Services, Veterans Affairs, Vaccine Adverse Event Reporting System e Pfizer-BioNTech.

Nessun segnale del genere è stato rilevato con il vaccino bivalente di Moderna.

I dati suggeriscono che è "molto improbabile" che questo segnale rappresenti "un vero rischio clinico", ha affermato il CDC, e l'agenzia e la FDA continueranno a valutare i dati relativi a questo problema.

Grande numero

15.9%. Questo è il numero di americani di età pari o superiore a cinque anni che hanno ricevuto una dose di richiamo aggiornata, secondo il CDC.

Sfondo chiave

Conosciuti come "booster aggiornati", i colpi bivalenti sono diventati disponibili per i bambini di età pari o superiore a 12 anni a settembre, per quelli dai 5 agli 11 anni a ottobre e per alcuni bambini di età compresa tra sei mesi e quattro anni a dicembre. Questi scatti contengono mRNA sia del ceppo originale di Covid-19, sia quelli relativi alle sottovarianti BA.4 e BA.5 del ceppo omicron, che è stato uno dei ceppi più popolari del virus l'anno scorso. Uno studio del CDC pubblicato a dicembre ha rilevato che le dosi bivalenti erano il 56% più efficaci nella prevenzione del Covid rispetto a nessun vaccino. E coloro che hanno ricevuto la dose avevano il 50% in meno di probabilità di contrarre il Covid-19 rispetto a coloro che avevano ricevuto il dosaggio iniziale almeno 11 mesi prima. Il richiamo aggiornato ha anche notevolmente ridotto il rischio di ricovero, rispetto agli adulti non vaccinati.

Letture consigliate

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Fonte: https://www.forbes.com/sites/marisadellatto/2023/01/13/cdc-exploring-possible-but-unlikely-link-between-covid-19-bivalent-booster-and-strokes/