L'investitore di Big Short si aspetta uno stimolo dalla Fed nel 2023

Michael Burry, un investitore che è apparso nel libro e nel film "The Big Short", ha affermato che gli Stati Uniti avranno una recessione e più inflazione nel 2023. Pensa che l'inflazione sia attualmente molto alta, ma non rimarrà tale. 

Ritiene che l'indice dei prezzi al consumo (CPI), che misura quanto sono aumentati i prezzi, potrebbe scendere molto nel nuovo anno e potrebbe persino diventare negativo nella seconda metà del 2023, causando una recessione. 

A giugno, l'inflazione negli Stati Uniti è stata del 9.1%, la più alta degli ultimi 40 anni. A novembre era ancora sopra il 7%. Questi numeri sono molto più alti dell'obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve. Per questo motivo, la Federal Reserve ha aumentato il tasso di interesse di base, che è il tasso al quale le banche possono prendere in prestito denaro, da quasi lo 0% a oltre il 4%, con un piano per renderlo ancora più alto nel 2023. 

Tassi di interesse più elevati possono aiutare a ridurre l'inflazione diminuendo la quantità di persone che acquistano, investono e lavorano, ma possono anche rendere più difficile per le imprese fare soldi e rallentare l'economia, il che può portare a una recessione e far scendere i prezzi degli investimenti. 

Burry afferma che nel 2023 l'inflazione diminuirà e l'economia si indebolirà. Si aspetta quindi che la Federal Reserve abbassi i tassi di interesse e che il governo spenda più soldi per cercare di far crescere l'economia, provocando un'ulteriore impennata dell'inflazione.

Opinione

Questo processo altalenante è sempre avvenuto da quando alle banche centrali è stato dato il controllo sulla politica monetaria. Mentre la Federal Reserve continua ad aumentare i tassi di interesse, sembrerebbe che lo stia facendo alla cieca, dato che gli aumenti richiederanno molti mesi prima che vengano percepiti correttamente sul mercato.

Il problema sarà che una volta che l'inflazione inizierà a scendere in modo significativo, è probabile che l'economia sarà già in una grave recessione, e quindi la Fed dovrà iniziare a provare a far pendere la bilancia nella direzione opposta scatenando l'ennesima tornata di misure quantitative allentamento.

L'altalena su e giù nell'economia sta peggiorando con l'aumento del debito e la diminuzione del potere d'acquisto fiat. Ecco perché sono nati Bitcoin e le criptovalute. Per un lungo periodo Bitcoin potrebbe semplicemente diventare quella copertura contro l'inflazione, e dal settore delle criptovalute potrebbe arrivare un modo decentralizzato di effettuare transazioni che ci salva tutti dall'inferno delle banche centrali e delle loro valute fiat.

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Fonte: https://cryptodaily.co.uk/2023/01/big-short-investor-expects-fed-stimulus-in-2023-bitcoin-anyone