La bozza delle regole dell'UE costringerà le banche a dare alle criptovalute la massima valutazione del rischio

In base alla nuova bozza di norme dell'UE, le banche che detengono criptovalute potrebbero presto essere costrette dalla legge ad assegnare alle risorse digitali il più alto grado di rischio possibile.

Come per il progetto di legge pubblicato, le banche dovrebbero assegnare a tutta la loro esposizione di criptovalute una ponderazione del rischio proposta del 1,250% fino a dicembre 2024, il che significa che saranno costrette a detenere una quantità uguale di capitale corrispondente alla criptovaluta che detengono.

Queste regole sono ancora fissate per l'approvazione parlamentare.

A più lungo termine, le banche potrebbero dover conformarsi a una serie più ampia di nuovi requisiti stabiliti in a documento di fine dicembre 2022 dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS), che dovrebbe entrare in vigore nel gennaio 2025.

Secondo il ultimo annuncio dell'UE, la Commissione dovrebbe adottare una proposta legislativa entro il 31 dicembre 2024 che mirerebbe a recepire elementi delle norme CBVB nel diritto dell'UE a lungo termine.

Queste imminenti modifiche ai requisiti patrimoniali e di rendicontazione sono stati confermato a decrypt da un portavoce dell'UE nel gennaio 2023, a seguire Reuters prima fuga di notizie del maggiori requisiti patrimoniali.

Requisiti patrimoniali per le criptovalute

I requisiti patrimoniali delineati nei requisiti del Comitato di Basilea sono impostati per differire a seconda del tipo di criptoasset esaminato.

Criptovalute ben note come Bitcoin (BTC) e Ethereum (ETH) sarebbero considerati criptoasset del Gruppo 2 secondo la documentazione.

Le attività del gruppo 2 vengono quindi suddivise in due gruppi dal comitato: il gruppo A, che copre le partecipazioni in criptovalute effettuate tramite ETF o altri derivati, che possono essere scambiati su mercati pubblici regolamentati, e il gruppo B dove non è così.

Alle attività del gruppo 2 B verrà assegnata una ponderazione del rischio proposta del 1,250%, mentre il gruppo 2 A sarà soggetto a requisiti inferiori.

Tuttavia, altre forme di risorse crittografiche, come le versioni tokenizzate di risorse tradizionali come le azioni, alcuni tipi di stablecoin che non si basano su algoritmi per mantenere il loro prezzo e le potenziali valute digitali della banca centrale (CBDC) rientrerebbero in requisiti patrimoniali inferiori e lo sono considerato nel gruppo 1.

Inoltre, secondo le nuove regole ci saranno rigide limitazioni sulla proporzione di attività crittografiche di tipo 2 che le banche potranno detenere nei propri bilanci.

L'esposizione totale di una banca alle attività crittografiche del Gruppo 2 non deve superare il 2% del capitale della banca e dovrebbe generalmente essere inferiore all'1%, secondo le regole proposte.

Commentando la mossa, l'annuncio della Commissione UE ha evidenziato come "i recenti sviluppi avversi nei mercati delle criptovalute" abbiano reso urgente mitigare il rischio delle criptovalute, affermando che "le regole prudenziali esistenti non sono progettate per catturare adeguatamente i rischi inerenti alle criptovalute risorse."

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Fonte: https://decrypt.co/121190/draft-eu-rules-will-force-banks-to-give-cryptocurrencies-highest-risk-rating