MiCA è stato ufficialmente approvato

Il succo è che MiCA o MiCAR (Market in Crypto Asset Regulation), è stato approvato, in orario entro la fine del mese. La proposta, dopo una serie di passaggi e discussioni, in cui di volta in volta erano emersi nuovi aspetti (come quello che mirava a introdurre limitazioni per quei progetti blockchain basati su Proof-of-Work, nel presupposto della sua insostenibilità in termini energetici, poi alquanto neutralizzata), attendeva l'avvio della cosiddetta fase del trilogo. Il trilogo è una fase di discussione a tre tra i Parlamento, Consiglio e Commissione Europea

Questa fase si è conclusa nelle scorse ore e ha prodotto un accordo sulla proposta di regolamento. Chiaramente, le dichiarazioni ufficiali hanno toni celebrativi e sottolineano tutto ciò che può essere venduto come un buon risultato.

Il comunicato del Consiglio sull'approvazione del MiCA

Il comunicato stampa ufficiale del Consiglio afferma che il nuovo regolamento proteggerà i consumatori e preverrà schemi fraudolenti. Per motivi di tutela dei consumatori, i fornitori di servizi dovranno dimostrarlo soddisfare requisiti importanti, e sarà responsabile di eventuali perdite. Norme antiriciclaggio contenute nel regolamento sul trasferimento di fondi, l'EBA (cioè l'Autorità bancaria europea) avrà il compito di tenere un registro di tutti gli operatori di criptovalute, che risultano non conformi. 

Vengono annunciate misure forti in merito stablecoins, a tutela dei risparmiatori, che dovranno farlo garantire adeguate soglie di liquidità e sarà soggetto alla supervisione dell'ABE e sarà soggetto a regole, limitazioni e controlli aggiuntivi, a seconda della funzione e della natura dei token di riferimento degli asset.

Sempre nel comunicato si legge che in generale i CASP (Crypto-Asset Service Provider) dovranno avere un specifica autorizzazione ad operare nel territorio dell'UE, che le autorità dei singoli Stati membri dovranno rilasciare entro 3 mesi e comunicare i dati essenziali all'ESMA (European Securities and Markets Authority).

NFTs rappresentare opere d'arte sarà esclusi dal campo di applicazione del regolamento, a meno che non finiscano per rientrare in altre categorie esistenti di risorse crittografiche. La Commissione, tuttavia, prevede di condurre una valutazione completa del fenomeno entro 18 mesi per valutare eventuali profili di rischio che potrebbero emergere da questo tipo di nuovi mercati.

A livello strettamente procedurale, una volta raggiunto il consenso (e quindi l'approvazione) di Commissione, Consiglio e Parlamento nel “trilogo”, il passo successivo è avviare formalmente la procedura di adozione. In questo caso, questa dovrebbe essere la procedura legislativa ordinaria, che coinvolga sia il Parlamento che il Consiglio, durante la quale potrebbero essere inseriti emendamenti.

Vantaggi e criticità della nuova normativa

Adesso, mettendo da parte gli slogan, cerchiamo di capire cosa è buono e quali, invece, potrebbero essere le criticità di questo corpus legislativo.

Il testo scaricabile online dal sito web del Parlamento Ue è ancora quella che ha preceduto l'intesa raggiunta nelle scorse ore, e si compone di un corpus legislativo di 126 articoli, preceduti da ampie petizioni di principio, che vanno dagli obiettivi di tutela del risparmiatore, alla considerazione dei diritti fondamentali della persona, all'antiriciclaggio e così via. 

Il testo che dovrebbe essere uscito dall'accordo non è stato ancora pubblicato. Pertanto, non possiamo andare oltre un à vol d'oiseau analisi qui, sulla base dei contenuti dei vari comunicati stampa e tweet dei vari eurodeputati.

Certamente, uno dei punti chiave è che il corpo normativo conterrà un pacchetto di disposizioni che richiedono ai vari operatori di possedere caratteristiche specifiche che dovrebbero offrire consumatori e risparmiatori un minimo di garanzie sull'affidabilità dei vari fornitori di servizi.

Inoltre, ci saranno requisiti minimi di contenuto per il libri bianchi di progetti e iniziative token-based.

Per quanto una parte significativa della comunità degli operatori crittografici viva con una sorta di intrinseca insofferenza nei confronti dell'imposizione di qualsiasi tipo di regolamentazione, è indubbio che questo tipo di disposizioni risponde all'esigenza di creare finalmente delle forme di tutela a favore dei non -investitori professionisti. Questo può disturbare quanto vogliono gli spiriti liberi della criptoeconomia, ma non si può nascondere il fatto che nella storia delle criptovalute ci sono parecchie imprese truffaldine o addirittura spericolate che hanno devastato le finanze e rovinato la vita di persone in definitiva irreprensibili.

Trasparenza, Proof-of-Work e NFT nel MiCA

nft mica
Il regolamento NFT è stato rinviato di diciotto mesi

Sull'adozione di regole di trasparenza nelle comunicazioni e sull'identificazione e caratteristiche di coloro che sollecitano e raccolgono investimenti e risparmi da investitori non istituzionali, è difficile non essere d'accordo e sostengono che non sono i benvenuti.

Un altro aspetto rilevante che sembra emergere è che il tanto temuto divieto sui beni basati su Proof-of-Work non si è avverato. Al suo posto ci sarà la dichiarazione della cosiddetta footprint: insomma, se si vogliono acquistare tali asset o investire in iniziative blockchain che funzionano con PoW, bisogna essere consapevoli del livello di sostenibilità ambientale comportano. Essenzialmente una forma di responsabilizzazione degli investitori.

E ancora il tema delle NFT: token apparentemente funzionali a veicolare opere artistiche (opere d'arte in senso proprio, ma anche prodotti musicali e video) rimarrebbe fuori dal campo di applicazione del regolamento MiCA. Cioè, a meno che il token non finisca, in termini di funzioni sostanziali, tra gli altri tipi di token che rientrano nell'ambito di altre attività crittografiche regolamentate. 

Stando così le cose, ci sono due considerazioni da fare: la prima è che si è persa una preziosa opportunità per fare chiarezza sugli asset rispetto ai quali la maggior parte degli ordinamenti giuridici degli Stati membri dell'UE sta di fatto brancolando nel buio. La seconda è che forse è proprio dall'esclusione delle NFT dal campo di applicazione del MiCA che essa può fornire ai legislatori e ai regolatori degli Stati membri un'indicazione indiretta, nel senso che i token con, per così dire, un valore finanziario non possono essere inquadrati come token, salvo casi particolari (relativi alle loro funzioni sostanziali).

Questo numero, tuttavia, è rinviato di diciotto mesi, durante il quale la Commissione ha riservato determinazioni basate su una valutazione dei profili di rischio di questi tipi di mercati.

Come vengono gestiti DeFi e stablecoin?

Un altro argomento delicato riguarda DeFi e stablecoin.

Le dichiarazioni anticipano misure rigorose sugli "asset-referenced-token" (ossia stablecoin basati su riserve di asset sottostanti, come oro o valute fiat, che possono garantire parità) e le entità che li emetteranno e li gestiranno nei mercati europei. Queste regole non interesserebbero le cosiddette stablecoin algoritmiche, ovvero quelle valute che perseguono l'obiettivo di mantenere un valore stabile nel tempo, non agganciandosi ad un asset sottostante, ma intervenendo, attraverso algoritmi, per bilanciare costantemente, l'equilibrio e dinamica tra domanda e offerta.

Per commentare le disposizioni su questa specifica materia bisognerà attendere la pubblicazione del testo della proposta di regolamento, non solo perché trattasi di un tema particolarmente sentito, per le recenti vicende che hanno circondato il progetto Terra – Luna, ma anche e soprattutto perché è una questione ricca di implicazioni tecniche e finanziarie. È meglio ragionare con i testi delle disposizioni in mano. 

Controlli sui trasferimenti effettuati con wallet non ospitati

L'ultimo argomento, è quello dei controlli e delle segnalazioni su transazioni in criptovalute di importo pari o superiore a 1,000 euro di controvalore e il limitazioni alle transazioni su portafogli non ospitati: si tratta di disposizioni che in parte troveranno posto tra le disposizioni del MiCA (dove, secondo i comunicati, è prevista la creazione di una sorta di black list per gli operatori ritenuti non conformi), ma per la maggior parte saranno disciplinato in dettaglio nel Regolamento Trasferimento di Fondi e legati all'applicazione del cd regola di viaggio.

Questa è forse una delle aree più critiche del corpus normativo volto a creare il quadro giuridico europeo sulle criptovalute. Quest'area è, infatti, dove si trovano ingiustificate asimmetrie di trattamento tra operazioni bancarie e forme di controllo intrusive si concentrano, che interessano principalmente i singoli utenti privati, nella parte in cui vengono scrutinate e di fatto transazioni di così piccolo importo i portafogli non ospitati vengono criminalizzati, creando una sorta di inversione dell'onere della prova. 

La Gran Bretagna decide di non adottare le stesse disposizioni europee nell'area wallet unhosted

Si tratta di un approccio diametralmente opposto a quello seguito, ad esempio, dal Tesoro britannico, che, in occasione dell'aggiornamento della propria normativa antiriciclaggio, ha scelto di non introdurre limitazioni specifiche alle transazioni che utilizzano wallet unhosted, in base alla considerazione che molte persone detengono criptovalute per finalità legittimee che nulla in pratica dimostra che questo tipo di portafoglio sia utilizzato principalmente per attività criminali. 

Pertanto, hanno deciso che la raccolta di informazioni personali dovrebbe avvenire solo per quelle transazioni con indici specifici e caratteri ad alto rischio che sono i frutto di attività finanziarie illecite.

I commenti dell'eurodeputato Raffaele Fitto

In attesa di leggere il testo del regolamento, Raffaele Fitto, eurodeputato, co-presidente del gruppo Ecr e membro della Commissione Econ che ha lavorato molto sul MiCA, commenta:

“L'obiettivo prefissato è innanzitutto quello della tutela degli investitori e della stabilità finanziaria, creando strumenti efficaci per contrastare gli schemi fraudolenti. È in questa chiave che vanno interpretate le disposizioni sul tracciamento e l'identificazione dei trasferimenti di criptovalute: per prevenire il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altri reati, come la pedopornografia. 

È anche in questa prospettiva che attraverso l'accordo raggiunto si è lavorato per estendere la cosiddetta “regola del viaggio”, già presente nella finanza tradizionale, anche ai trasferimenti di criptovaluta. Rispetto a questo tipo di obiettivi, l'accordo raggiunto sembra molto soddisfacente e rispecchia molte delle priorità che anche il nostro gruppo aveva indicato durante i lavori in Commissione Econ”.

A fronte di queste dichiarazioni di intenti, di per sé lodevoli, cercheremo di capire, non appena sarà disponibile il testo della proposta di regolamento nella sua attuale formulazione, se potrà effettivamente perseguire un giusto equilibrio tra esigenze di controllo e contrasto alle attività criminali, la tutela del consumatore/risparmio e la tutela dell'ambito delle libertà fondamentali della persona, richiamate anche con forza in premessa.

Tuttavia, il senso dall'insieme delle anticipazioni è che questa pesante sovrastruttura normativa introduca vincoli e limitazioni sproporzionati, che potrebbero avere un impatto significativamente negativo sull'intero settore produttivo legato alla criptofinanza. E soprattutto, alla base delle scelte del legislatore europeo c'è una preconcetta diffidenza verso le innovazioni della cripto-economia, che finisce per assecondando gli interessi di quei grandi gruppi nella finanza convenzionale per i quali la prospettiva di un diffuso decentramento e disintermediazione nelle attività finanziarie fa abbastanza paura

Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/07/01/mica-ufficialmente-approvato/