Michael Saylor cita la premier italiana Giorgia Meloni

Tre anni fa, quando non era ancora presidente del Consiglio, l'allora deputata e presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni fece un duro discorso in tv rivolgendosi al franco Cfa. 

Il franco CFA è il nome di due valute comuni a diversi paesi africani e CFA sta per "Comunità finanziaria africana".

Il franco CFA UEMOA è in uso in Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo. 

Il franco CEMAC CFA è in uso in Camerun, Ciad, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana e Repubblica del Congo. 

Da aprile di quest'anno, Bitcoin ha avuto corso legale anche nella Repubblica Centrafricana.

La maggior parte di questi facevano parte dell'impero coloniale francese, tanto che il franco era la valuta nazionale della Francia prima che adottasse l'euro. 

Il franco CFA è stato creato insieme al franco CFP (Change franc Pacifique) nel 1945, quando furono ratificati gli accordi di Bretton Woods. 

Tecnicamente, le banconote di questa valuta sono ancora prodotte in Francia, ma l'emissione della moneta è in realtà decisa e gestita dalla BCEAO (Banca centrale degli Stati dell'Africa occidentale) con sede a Dakar, in Senegal, e dalla BEAC (Banca degli Stati dell'Africa centrale) con sede a Yaoundé, Camerun. 

Saylor fa eco alle critiche di Giorgia Meloni

Nel video di tre anni fa, Giorgia Meloni chiamava il CFA Franc a "moneta coloniale che la Francia stampa per 14 nazioni africane". 

Ha anche detto che con il franco CFA la Francia sta sfruttando le risorse di quelle nazioni, applicando il signoraggio. 

Ha poi mostrato la fotografia di un bambino che lavora in una miniera in Burkina Faso, aggiungendo: 

“Per il Burkina Faso, che ha l'oro, la Francia stampa valuta coloniale. In cambio chiede che il 50% di tutte le esportazioni del Burkina Faso finisca nelle casse del Tesoro francese”. 

Che si trattasse principalmente di propaganda politica era evidente dalle parole con cui la Meloni commentava quanto aveva appena detto: 

“L'oro che questo bambino scava per estrarre finisce per lo più nelle casse dello Stato francese. Allora la soluzione non è prendere gli africani e trasferirli in Europa». 

Si è trattato, quindi, di un intervento propagandistico a favore delle politiche anti-immigrazione, e non di una dissertazione tecnica sulla reale natura finanziaria del Franco CFA. 

Michael Saylor utilizza le dichiarazioni di Meloni per promuovere Bitcoin 

Il fondatore ed ex amministratore delegato di MicroStrategia, michael saylor, probabilmente non sapeva che quel video riguardava un discorso di pura propaganda politica, e forse non sapeva nemmeno che andò in onda tre anni fa quando la Meloni non era presidente del Consiglio. 

Ecco perché lo ha condiviso di nuovo, commentando: 

"Bitcoin è speranza per coloro che sono oppressi dal colonialismo monetario".

Saylor ignora anche il fatto che Giorgia Meloni non è affatto una sostenitrice di Bitcoin e criptovalute, anzi in passato ha sostenuto l'idea che l'Italia torni a stampare moneta da sola. 

In altre parole, citando quel video come una forma di Bitcoin la promozione non è accurata e potrebbe persino essere fuorviante. 

Meloni e criptovalute

Nel 2019 anche Giorgia Meloni si è espressa pubblicamente sulle criptovalute su Facebook

Ha scritto del progetto Libra di Facebook e di altre criptovalute che:

“tutti possono creare moneta, solo allo Stato italiano è vietato emettere minibot per saldare i debiti della pubblica amministrazione”. 

Non ha mai dimostrato di comprendere la differenza tra un protocollo decentralizzato, come Bitcoin, e la solita mera creazione di denaro da parte di istituzioni pubbliche, come le Banche Centrali, spesso controllate dagli stessi politici. 

Inoltre, vale la pena ricordare che da quando è diventata Primo Ministro del governo italiano, le sue posizioni anti-UE e anti-Euro sono molto diminuite. Ora che la propaganda è finita, sembra improbabile che continui a sostenere tesi come quelle esposte nel video di tre anni fa. 

Ad esempio, l'idea dei “minibot” è completamente scomparsa, svanita nel nulla, proprio perché frutto solo di esigenze propagandistiche, e non di un piano concreto per aiutare le finanze dello Stato italiano. 

Inoltre, l'idea che lo stato italiano possa stampare autonomamente una forma di denaro fiat come i minibot non ha assolutamente nulla a che fare con Bitcoin. Al contrario, Bitcoin nasce proprio come alternativa alle valute fiat create da istituzioni pubbliche più o meno controllate dai politici. 

L'inciampo di Saylor

Insomma Michael Saylor è inciampato, anche se è giustificato dal fatto che non sapeva cosa stesse cercando di fare la Meloni nel 2019. 

È molto probabile, infatti, che la sua attenzione fosse più sul Franco CFA che sull'attuale Presidente del Consiglio italiano, forse proprio perché uno degli stati che utilizzava questa valuta (la Repubblica Centrafricana) è stato il secondo al mondo ad adottare Bitcoin come corso legale, insieme al franco CFA stesso. 

Fonte: https://en.cryptonomist.ch/2022/11/23/michael-saylor-premier-giorgia-meloni/