Il CPI negli USA scende all'8.5%

Oggi il mondo finanziario attendeva con ansia il dato dell'IPC poiché era fortemente indicativo della direzione che stava prendendo l'economia statunitense e, per il bene dei detrattori di Elon Musk, questa volta le sue recenti dichiarazioni a margine del commento sugli utili di Tesla sono state profetiche.

L'amministratore delegato del produttore di veicoli elettrici aveva previsto una lenta ma graduale discesa dell'inflazione a livelli più accettabili e che ciò sarebbe stato positivo per l'economia statunitense non tanto per la cifra in sé, ma per avere il potere di smorzare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve portandolo a scelte più ponderate come aumenti dei tassi più bassi.

Inflazione in calo: CPI all'8.5%

Il CPI scende dal picco del 9.1% all'8.5% confermando un graduale miglioramento della salute del Paese (l'inflazione era prevista all'8.7%), che unita al dato sull'occupazione ha ridato slancio ai mercati azionari e non solo.

Nelle ultime settimane anche Bitcoin sembra essere correlato a questa progressiva (seppur provvisoria) situazione di miglioramento generale ritestando tre volte i 24,000$.

I futures sul Dow Jones Industrial Average sono aumentati di 400 punti registrando un +1.2% mentre quelli sull'S&P 500 registrano un +1.7% e il Nasdaq 100 sale del 2.4%.

Kate Kururbanova, co-fondatore e CEO di Apostro, parlando della diminuzione della correlazione tra BTC e i mercati negli ultimi mesi, ha dichiarato in un commento:

“Un demerito chiave è il fatto che la correlazione presenta un rischio sistemico in quanto consente la trasmissione di shock da un settore all'altro. Questo è letteralmente quello che è successo finora e il rifugio sicuro in disinvestimento è stato significativamente neutralizzato”.

Dal 7 agosto ad oggi, Bitcoin il trading è triplicato come evidenziato dalla ricerca di CryptoQuant che lo ha visto salire da 10.8K a 36.7K sottolineando come sia cambiato il sentiment nell'ultimo periodo, sentiment che era già cambiato su Ethereum alle prese con l'ormai imminente Merge (settembre 2022).

La cifra di inflazione ideale, fissata dal Federale al 2% è lungi dall'essere raggiunto e in settori come l'energia il CPI pesa come un macigno.

Il petrolio registra un +75% mentre il resto delle fonti energetiche registra un aumento medio del 32%, la benzina ad esempio +44%.

Anche i prodotti alimentari non lasciano intravedere un calo dei prezzi registrando un aumento del 13% nonostante le ottime notizie provenienti dai dati sull'inflazione statunitense di agosto.

Una nota positiva, tuttavia, c'è un sollievo tratto dai mercati dal miglioramento del sentiment su tutta la linea e dalla maggiore probabilità che la Banca centrale statunitense, alla luce dei dati, non continui a perpetuare una politica di rialzo dei tassi così aggressiva, favorendo così i mercati e consumo.


Source: https://en.cryptonomist.ch/2022/08/10/cpi-drops-to-8-5/