Il Regno Unito non richiederà KYC per i portafogli non ospitati

Punti chiave

  • Il Regno Unito sta tornando indietro rispetto al suo requisito generale per le società di crittografia di inviare informazioni personali su tutti i trasferimenti effettuati su portafogli non ospitati.
  • Il rapporto del Tesoro ha riconosciuto le preoccupazioni del settore sulla privacy.
  • La posizione del Regno Unito è diversa da quella dell'UE, che a marzo ha deciso di vietare i trasferimenti a portafogli anonimi.

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Il Tesoro del Regno Unito ha deciso di revocare l'obbligo per le società di criptovalute di compilare le informazioni personali degli utenti di portafogli autosufficienti, citando problemi di privacy.

Portafogli non ospitati per "scopi legittimi"

Il governo del Regno Unito non richiederà alle aziende crittografiche di raccogliere dati personali per tutti i trasferimenti a portafogli non di custodia.

Nel suo giugno rapporto, il Tesoro ha riconosciuto che "molte persone che detengono criptovalute per scopi legittimi utilizzano portafogli non ospitati" e che nessuna "buona prova" mostra che tali portafogli vengano utilizzati in modo sproporzionato per attività criminali. Pertanto, si aspetterà solo che le aziende di criptovalute raccolgano informazioni personali per "transazioni identificate come a rischio elevato di finanziamento illecito".

La decisione è stata presa sulla base del feedback ricevuto dal Tesoro dalla consultazione con le autorità di regolamentazione, i leader del settore, il mondo accademico, la società civile e gli organi di governo in merito all'aggiornamento delle normative sul riciclaggio di denaro. 

Il Tesoro aveva precedentemente indicato che i trasferimenti di criptovalute sarebbero rientrati negli standard della Financial Action Task Force (GAFI), il che significa che sia l'originatore che il destinatario dei fondi trasferiti avrebbero dovuto essere identificati dalle società di criptovalute. 

La misura è stata abbandonata a causa di preoccupazioni relative alla privacy, alla fattibilità e ai costi a breve e lungo termine. Alcuni di quelli consultati hanno suggerito di utilizzare la tecnologia Zero-Knowledge Proof per "dimostrare che i controlli di due diligence dei clienti sono stati eseguiti" evitando la condivisione di informazioni personali.

Le raccomandazioni contenute nel rapporto del Tesoro saranno attuate a settembre 2022 dopo l'approvazione parlamentare.

Quest'anno sono state approvate leggi anti-anonimato in più organi legislativi, con il Parlamento europeo votato sulla messa al bando delle transazioni crittografiche anonime a marzo. Di recente anche il governo lituano imposto un divieto generale di "portafogli anonimi".

Divulgazione: al momento della stesura di questo articolo, l'autore di questo pezzo possedeva ETH e diverse altre criptovalute.

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Fonte: https://cryptobriefing.com/united-kingdom-wont-require-kyc-for-unhosted-wallets/?utm_source=feed&utm_medium=rss