Performance crittografiche 2022 – The Cryptonomist

Questo articolo affronterà il tema dell'andamento dei cryptoasset nel 2022 da un punto di vista sistematico. Questo è sicuramente un argomento un po' scomodo visto l'andamento del settore nell'ultimo anno, ma può aiutare a capire come muoversi all'interno di questo mercato.

Nello specifico verranno prese in considerazione alcune delle criptovalute più capitalizzate, tra cui BTC, ETH, BNB, XRP, comprese diverse altcoin.

Nella Figura 1 possiamo vedere nel 'Perf. colonna %' come la performance del 2022, per gli asset in esame, sia stata quasi complessivamente disastrosa. Tutte le criptovalute considerato ha registrato perdite molto gravi, comprese tra -52.5% e -98.5%. 

Figura 1. Rendimenti nel settore crypto nel 2022

La migliore è stata BNB, che nonostante le critiche e le sollecitazioni a cui è stato sottoposto il settore “crypto exchange” a seguito della vicenda FTX, mette a segno un rendimento negativo del 52%, derivante dall'apertura dell'anno 2022 avvenuta a 518.6 dollari e chiusa a $ 246.3. 

Scorrendo questa lista troviamo anche BTC, che segna -64.9%, DOGE -58.9%, ETH a -67.8% e MATIC -70.3%.

Ma c'è anche chi ha fatto peggio, come ad esempio LUNA (-98.5%), la cui vicenda è tristemente nota a tutti gli utenti dell'ecosistema Terra, e con lei tutto il comparto DeFi compresa tra le altre AAVE (-80.2%) , FTM (-90.5%), AVAX (-89.3%) e CRV (-89.8%) che hanno subito perdite superiori all'80%.

Anche il settore del Metaverso, di cui si era parlato molto l'anno precedente, ha chiuso l'anno nel peggiore dei modi: SAND (-93.5%), MANA (-91%) e AXS (-93.6%) hanno registrato rendimenti ancora peggiori di altri settori, raggiungendo perdite superiori al 90%.

Una rassegna dell'andamento del settore crypto nel 2022

Come accennato, il 2022 è stato deludente in quanto ha visto pesanti perdite in quasi tutto il settore. Certamente ha lasciato un segno indelebile su tutti gli investitori. Non sarà facile ritrovare subito la fiducia, ma come già successo in passato con Bitcoin (e il settore crypto in generale) le cose possono cambiare in poco tempo.

Infatti, procedendo con l'analisi, la Figura 2 mostra come nonostante l'anno in corso sia appena iniziato, sono molte le criptovalute che stanno tentando una ripresa, come SOL (+59.9% nei primi giorni del 2023), MANA ( +33.5%) e SAND (33.2%), anche se sono ancora lontani da quelli che sono gli 'All time highs', cioè i massimi assoluti registrati dal mercato. Bitcoin in particolare ha visto un leggero aumento nei primi giorni del 2023, ma la distanza dai massimi storici ammonta ancora a un enorme -74.95%. 

Figura 2. Rendimenti nel settore delle criptovalute a gennaio 2023 e distanza dai massimi storici

Insomma, c'è ancora molta strada da fare, anche se presto potremmo assistere a un nuovo dimezzamento di Bitcoin, che di solito è preceduto da un rimbalzo di Bitcoin accompagnato dall'intero settore crypto.

Il confronto con i mercati tradizionali, visibile in Figura 3, evidenzia anche come Bitcoin, e l'intero mondo crypto, siano mercati ancora molto volatili che richiedono studio, dedizione e una corretta gestione del rischio prima di poter essere compresi appieno. 

Figura 3. Confronto con i mercati tradizionali

In particolare QQQ, l'ETF che investe nei 100 titoli tecnologici più capitalizzati degli Stati Uniti d'America, segna un -34% nel 2022, così come SPY (ETF su S&P500), che segna un più dignitoso -20.5%. 

Niente in confronto alle prestazioni di Bitcoin o altra cryptocurrencies, che provenienti da un forte rally hanno registrato rendimenti leggermente peggiori rispetto ai mercati tradizionali.

Tuttavia, la forte correlazione che ha legato mercati come Nasdaq e S&P500 al settore delle criptovalute nel 2022 rimane sotto gli occhi del pubblico. Un settore inizialmente considerato a sé stante, ma che ha mostrato un chiaro legame con la finanza tradizionale, in particolare con la politica restrittiva delle banche centrali.

Concludiamo questa panoramica con TLT, che è un ETF che investe in obbligazioni statunitensi con scadenza oltre i 20 anni, registrando un clamoroso -29.35%. 

Così, gli unici mercati che sono stati esentati dalla batosta del 2022 sono USO (un ETF che investe in petrolio) e GLD (un ETF che investe in oro), che segnano rispettivamente +22.2% e +1.26%.

In attesa di vedere quali sorprese riserverà il 2023, vi esortiamo caldamente a usare estrema cautela nei mercati per evitare sovraesposizioni che potrebbero pregiudicare seriamente la performance complessiva del portafoglio, soprattutto prima che i mercati mostrino chiari segnali di ripartenza.

Alla prossima volta e buon 2023 a tutti!


Source: https://en.cryptonomist.ch/2023/01/29/performance-crypto-2022-2/